Al termine degli sviluppi investigativi dell’operazione ‘Alto Impatto’ denominata ‘Demetra’ gli agenti della Squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alle rapine per 14 soggetti, tutti pregiudicati cerignolani, di cui uno è ancora ricercato.
GLI ARRESTATI. Agli arresti domiciliari sono finiti: Michele Carosiello, 34 anni, Alessandro Cirulli, 27 anni, Vincenzo Carosiello, 30 anni, Valerio Lionetti, 19 anni, Luigi Costantino, 25 anni, Giuseppe Compierchio, 23 anni, Pasquale Campanale, 21 anni, Domenico Cirulli, 48 anni, Francesco Gallo, 44 anni. Sono stati tradotti in carcere, invece, Vito Dibenedetto, 29 anni, Pietro D’Angelo, 48 anni, Giuseppe Lanza, 21 anni, e Vincenzo Romagnuolo, 40 anni.
LA RAPINA CON SEQUESTRO DI PERSONA. Il 13 marzo 2014 otto degli indagati erano stati sottoposti a provvedimento di fermo perché ritenuti responsabili di una rapina, con sequestro di persona e uso di armi da fuoco, compiuta il 4 marzo 2014 ai danni di un Tir che trasportava fitofarmaci. Inoltre, gli otto erano in procinto di prepararne un’altra per la quale si erano già procurati altre armi da fuoco tra cui un AK47 e una pistola calibro 9.
I RUOLI EMERSI. Dalle indagini è emerso il ruolo direttivo di Michele Carosiello e Alessandro Cirulli, che hanno evidenziato sia la capacità di mantenere il controllo del gruppo criminale che la capacità dei rapporti esterni all’organizzazione, al fine di reperire le armi da utilizzare per le rapine, costituendo un fondo cassa per i bisogni del gruppo criminale gestito da Campanale. Proprio nell'abitazione di quest'ultimo lo scorso 13 marzo era stato ritrovato mezzo chilo di cocaina e un block notes con la contabilità del gruppo criminale. Per le rapine il gruppo utilizzava un’auto blindata dotata di pneumatici siliconati e di una lamiera al fine di renderla più resistente agli eventuali colpi d’arma da fuoco delle forze dell’ordine.
LA RAPINA PROGETTATA. Le indagini hanno permesso di acquisire elementi probatori sull’assalto progettato a un furgone portavalori viaggiante sull’autostrada da Chieti a Bari per il quale era stata anche realizzata una cartina, trovata e sequestrata, con l’esposizione analitica dei posti dell’assalto ed i ruoli di ognuno dei componenti del commando armato.