Timbravano i cartellini ma uscivano per spese e passeggiate: arrestati 4 dipendenti della Provincia
L'accusa è di truffa aggravata
Si assentavano dal posto di lavoro per passeggiare o fare la spesa al mercato,: per questo motivo i carabinieri di Foggia hanno arrestato Margherita Gargiulo, 66 anni, Giuseppina Carucci, 55 anni, Filippo Formiglia, 34 anni, e Michele Piserchia, 46 anni, tutti dipendenti della Provincia di Foggia, per il reato di truffa aggravata.
LE SEDI INTERESSATE. L’attività investigativa dei carabinieri ha interessato l’ipotesi di assenteismo di alcuni dipendenti della Provincia di Foggia, impiegati presso l’ufficio dei servizi sociali in via Lecce e dell’osservatorio delle politiche sociali in via Fornelli che, sebbene dotati di due ingressi distinti, sono comunicanti e forniti di un unico orologio marcatempo delle entrate e uscite dei dipendenti.
LE ACCUSE. I quattro sono accusati di essersi presentati ripetutamente in ritardo sul luogo di lavoro, di essersi allontanati dallo stesso nel corso dell’orario giornaliero previsto dal contratto e di aver più volte anticipato l’uscita. Gli indagati sono riusciti a far risultare la loro regolare presenza, grazie alla timbratura del proprio cartellino marcatempo o della propria scheda magnetica ad opera del collega che, a turno, era presente sul luogo di lavoro, oppure omettendo le uscite durante l’orario di ufficio.
IL MODUS OPERANDI. Le indagini, iniziate a settembre 2013 dopo una segnalazione anonima, sono state caratterizzate da servizi di osservazione e pedinamento, svolti da febbraio fino agli inizi di maggio 2014, ed hanno consentito di evidenziare un modus operandi ripetuto nel tempo. Ogni giorno Gargiulo, che molto spesso arrivava al lavoro prima dei colleghi, timbrava il suo cartellino e anche quello degli altri indagati che poi
arrivavano in ufficio in orari più comodi. All'uscita, invece, i colleghi timbravano
il cartellino della donna quando la stessa andava via prima dal lavoro.
IL DANNO ALL’ENTE. I quattro - questa è l'accusa -, invece di lavorare, passavano il tempo a fare passeggiate per il centro cittadino, frequentare negozi, fare la spesa al mercato e dedicarsi ad acquisti vari, provocando un danno all’Ente di appartenenza, corrispondente sia alla retribuzione erogata senza prestazione lavorativa (di un valore ingente, considerando che le ore di assenza sono pari a circa un terzo del monte ore complessivo del periodo di tempo monitorato, da febbraio a maggio 2014), sia nell’inevitabile disservizio conseguente alle ripetute assenze in ufficio, in cui i dipendenti erano complessivamente otto. I carabinieri stanno accertando anche la posizione di un altro dipendente. e i quattro sono attualmente sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni.
SALVAGUARDARE IL LAVORO. “Con questa operazione vogliamo dare un segnale a tutti i lavoratori – ha commentato Antonio Basilicata, comandante provinciale dei Carabinieri - di svolgere regolarmente il proprio dovere, perché chi ha un posto di lavoro deve salvaguardarlo”.