Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 13/08/2015 10:45:23

Ataf, il bus della polemica è guidato da Mainiero: “Ci sono mezzi nuovi già pagati, perché non si usano?”

Critiche del consigliere comunale a Landella

“L’Ataf continua a sopprimere corse e linee, e costringe i foggiani ad usufruire di mezzi obsoleti sporchi e privi di aria condizionata, oltre che di pedane per disabili efficienti, impedendo di fatto l’uso di mezzi pubblici ai portatori di handicap, giustificando il tutto con la carenza di mezzi. Peccato che  ben 5 nuovissimi mezzi giacciano inutilizzati ormai da mesi nella rimessa dell’Ataf”. Torna all’attacco il consigliere comunale Giuseppe Mainiero, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. E riprende l’argomento relativo al trasporto pubblico.  “Si tratta di mezzi acquistati attraverso un finanziamento regionale Intercettato dall’ex Amministratore unico dell’Ataf spa,. Luigi Fiore, che, come dichiarano i dipendenti dell’azienda, hanno rischiato di finire incendiati prima ancora di essere utilizzati. Non si comprende la ragione per la quale dopo essere stati immatricolati e aver pagato le relative imposte, oltre che l’assicurazione – evidenzia Mainiero -,  non si provveda a metterli in circolazione per ripristinare le tratte soppresse o per sostituire mezzi indecenti a cui i foggiani sono costretti”.


LE PENALIZZAZIONI. “Si tenga presente – prosegue Mainiero - che il finanziamento regionale per il trasporto pubblico locale dipende anche dai chilometri percorsi, evidentemente penalizzato dalla soppressione di tratte. sono questi deficit gestionali, insieme a tanti altri che caratterizzano questo management, e dispiace assistere alla pubblicazione da parte di qualche sindacato - penso al documento prodotto nei giorni scorsi dalla Cisl, che ricalca il Dececca-pensiero -, nel quale si manifestano le critiche più volte espresse dallo stesso direttore Dececca al Comune di Foggia, sempre pronto ad evidenziare i doveri della proprietà senza mai spiegare il fallimento di ben due piani industriali, da parte sua, e del Cda nominato dal sindaco Landella, che non lo ha rimosso”.


LE DIMISSIONI. “Si mettano in circolazione i mezzi nuovi, ormai da mesi fermi – conclude Mainiero - e si pensi ad amministrare un’azienda decotta avviata al fallimento, se si è in grado. Diversamente si rassegnino le dimissioni per manifesta incapacità e si smetta di utilizzare l’Ataf come stanza di compensazione delle proprie manovre politiche alla spasmodica ricerca di una maggioranza che non esiste più dopo l’ennesimo rimpasto di giunta, il quarto in meno di un anno, che ha riguardato anche le partecipate e Ataf in primis”. È  questo l’ultimo appello di Mainiero al sindaco Landella, al quale il consigliere comunale dedica poi un messaggio particolare: “Si ricordi che oltre al galluccio, c’è una città da amministrare e posti di lavoro da salvare”.

di Redazione