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  • Pubblicata il: 18/11/2013 14:04:05

Bioecoagrim, la Provincia non mostra le carte

Nessuna trasparenza sul progetto dell’impianto a biogas e oggi scade il termine per le osservazioni

Trasparenza zero. Sembra sia questo il motto della Provincia di Foggia in merito al procedimento attivato dalla BioEcoagrim per la realizzazione di un impianto a biogas. Nonostante il termine per la presentazione di memorie e osservazioni scada oggi, infatti, la documentazione relativa agli elaborati progettuali non è stata ancora pubblicata sul proprio sito istituzionale né su altri portali.
LE POLEMICHE SULLA PUZZA E LA RICHIESTA. L’impresa lucerina, al centro delle polemiche come possibile responsabile degli odori nauseabondi avvertiti in città e soprattutto per le criticità dell’impianto di contrada Ripatetta contestate dall’Arpa in una relazione divenuta pubblica (LEGGI LA RELAZIONE SHOCK DELL'ARPA), ha presentato lo scorso 5 settembre una richiesta di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di un impianto capace di trattare 190mila tonnellate di rifiuti all’anno e produrre 38 Mwe di energia elettrica e 87mila tonnellate di compost. (LEGGI LA RICHIESTA)
TRASCORSI 60 GIORNI. La notizia era stata data in anteprima da Foggia Città Aperta su segnalazione del blog 3 Santi all’Inferno. Sin da allora avevamo fatto notare che l’unico atto pubblicato dell’intero procedimento era costituito dal trafiletto presente sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 19 settembre scorso che conteneva l’avviso dell’istanza della BioEcoagrim. Ebbene, da allora nulla è cambiato. Sono trascorsi 60 giorni e il termine previsto per presentare eventuali osservazioni scade proprio oggi, ma della documentazione, online non vi è traccia alcuna.
NORME DISATTESE. Eppure la normativa in materia ambientale (art. 24 D. Lgs. 152/2006) è chiara e impone la massima trasparenza alle autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni. La ratio è evidente: consentire a chiunque, compresi singoli cittadini, di presentare memorie e osservazioni sui progetti presentati, considerati i pericoli di inquinamento legati a tali richieste. Sembrerebbe, tuttavia, che alla Provincia di Foggia di queste norme non si sappia nulla.

IL “COMMA” DIMENTICATO. O meglio. Sembrerebbe che se ne conoscano soltanto alcune parti e altre siano state dimenticate. Dopo infiniti squilli a vuoto ai telefoni del settore ambiente e reiterate reclami inviati via mail, infatti, una risposta è stata ottenuta. Dalla Provincia scrivono ricordandoci le norme: "l’art. 24 comma 1 del D.Lgs. 152/2006, così come modificato dal D.Lgs. 128/2010, dispone quanto segue: “Contestualmente alla presentazione di cui all'articolo 23, comma 1, del progetto deve essere data notizia a mezzo stampa e su sito web dell'autorità competente”. Il successivo comma 3 dell’art. 24 dispone invece: “La pubblicazione di cui al comma 1 deve contenere, oltre una breve descrizione del progetto e dei suoi possibili principali impatti ambientali, l'indicazione delle sedi ove possono essere consultati gli atti nella loro interezza ed i termini entro i quali è possibile presentare osservazioni.” A tal proposito si comunica che l’ufficio di competenza dove poter consultare integralmente il progetto di che trattasi è l’Ufficio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Foggia - Settore Ambiente - Via Telesforo 25".

Tutto vero. Tutto giusto. Peccato che sarebbe bastato scorrere la legge un po’ più giù per trovarvi, sempre all’articolo 24 l’ultimo comma, il numero 10: che testualmente recita: “Sul suo sito web, l’autorità competente pubblica la documentazione presentata, ivi comprese le osservazioni, le eventuali controdeduzioni e le modifiche eventualmente apportate al progetto”.
Troppa fatica scorrere un documento fino alla fine. Figurarsi quando non lo si pubblica proprio...

 

di Redazione