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  • Pubblicata il: 05/04/2016 11:27:49

Piazzarono ordigno a casa di un farmacista per estorcere soldi: due arresti

La vicenda si è registrata a Poggio Imperiale

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Severo hanno arrestato due persone di San Severo, ritenute responsabili di aver fatto esplodere un potente ordigno di fronte all’abitazione di un farmacista a Poggio Imperiale.

L’ORDIGNO. L’episodio si era verificato nel cuore della notte del maggio scorso quando il piccolo centro venne svegliato dal boato dell’esplosione. L’ordigno, collocato innanzi al portone dell’abitazione del titolare della farmacia della cittadina, danneggiò anche gli infissi di alcune abitazioni adiacenti a quella della vittima.

IL METODO. Dalle indagini dei Carabinieri è emerso come l’esplosione fosse finalizzata a una richiesta estorsiva che, alcuni giorni dopo l’evento, era stata poi formulata alla vittima. Le investigazioni sono risultate particolarmente complesse e articolate per via delle cautele adottate dai malviventi: non si sono mai personalmente presentati dalla vittima per formulare le richieste di denaro e i vari contatti telefonici avvenivano da cabine telefoniche dislocate anche fuori provincia.

LE ESTORSIONI. Nonostante questo, i Carabinieri sono riusciti a individuare le varie località da cui sono state effettuate le telefonate estorsive e grazie ad alcune immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza, sono risaliti all’identità dei due. Inoltre, nel corso dell’ ennesimo tentativo di ottenere il denaro dalla vittima, i Carabinieri, sulla base delle conversazioni captate, hanno organizzato un servizio di pedinamento e controllo durante il quale hanno identificato i due indagati nelle vicinanze della cabina telefonica, dalla quale, proprio alcuni secondi prima, avevano effettuato la telefonata alla vittima in cui ordinavano di preparare 30mila euro. In quella circostanza l’intervento dei militari ha impedito che l’estorsione fosse portata a compimento, fornendo ulteriori prove in capo ai due responsabili.

LE ACCUSE. Gli odierni arrestati, Luigi Nardella, classe ’71 e Christian Angelo Renzulli, classe ’79, sono stati tradotti al carcere di Foggia e dovranno rispondere dei reati di concorso aggravato in danneggiamento, detenzione e porto di materiale esplosivo e tentata estorsione.

di Redazione