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  • Pubblicata il: 13/03/2015 01:28:13

Bosco Incoronata, “Stop ai tagli selvaggi degli alberi”

Gli ambientalisti contro il progetto Life. La difesa (che non convince) di Wwf e Legambiente

“Fermate gli abbattimenti!”. È l'appello lanciato dal Comitato Cittadino per la Salvaguardia degli Alberi per mettere fine alle operazioni di taglio di alberi in corso dallo scorso due marzo all'interno del bosco Incoronata.

BOSCO ABBATTUTO. Ciò che sta accadendo da qualche giorno a due passi da Foggia e che proseguirà sino al prossimo 14 marzo, sulla carta è un'azione prevista dal progetto europeo LIFE-Bosco Incoronata: un progetto del valore di 1 milione di euro, cofinanziato per metà dal Comune di Foggia e coordinato dalla onlus Centro Studi Naturalistici, presieduta sino a poco tempo fa dal consigliere comunale Vincenzo Rizzi. In concreto si tratta dell'abbattimento di migliaia di alberi tra pini e cipressi e nella induzione alla morte di numerosi eucalipti in un'area di cinque ettari a ridosso della strada di accesso al Santuario dell'Incoronata.

LE FOTO. Gli ambientalisti riunitisi nel Comitato di Salvaguardia degli alberi, nei giorni scorsi, hanno effettuato un sopralluogo scattando alcune foto che a prima vista suscitano molte perplessità: al posto della fitta vegetazione costituita da alberi di oltre 65 anni di età vi sono ora ampie radure spianate mentre i tronchi abbattuti sono stati caricati da diversi tir e trasportati verso destinazioni imprecisate.

GLI ALBERI "STRANIERI".Se non fosse che si tratta di piante e non di persone si sarebbe potuto parlare di “caccia allo straniero”. Secondo gli stesori del progetto, infatti, tali operazioni in corso si rendono necessarie poiché le piante abbattute: pini, cipressi ed eucalipti sono alloctone, vale a dire piante non del posto. La loro presenza, su questo almeno tutti sono d'accordo, sarebbe d'ostacolo alla biodiversità; da qui la necessità di sostituzione con locali querce. Il fatto è che al loro posto è prevista la messa a dimora di ghiande e di querce dell'altezza di soli 15 cm, una circostanza che fa avanzare i dubbi sull'efficacia dell'intervento considerati i tempi di crescita che è nell'ordine dei 30 anni.

I PRECEDENTI. È proprio questo uno dei dubbi che si pone il Comitato. Senza la garanzia da parte degli Enti territoriali di un apposito stanziamento per la conduzione, per almeno i prossimi dieci anni, della gestione ordinaria del progetto "difficilmente le azioni previste potranno portarsi a compimento" commentano e a tal proposito portano l'esempio di precedenti progetti come il CyberPark 2000 che non avrebbe ottenuto i risultati sperati.

ERRORI E PERICOLI. Le perplessità, però, non si fermano qui. “Perchè è stata scelta l'area prossima alla strada d’accesso al bosco dove maggiore è la presenza di tavolini, panchine e quindi con presenza dell'uomo?” si chiedono i componenti del Comitato. “Una tal scelta invoglierà i turisti a penetrare maggiormente il bosco alla ricerca di ombra mettendo a repentaglio l'obiettivo della ricolonizzazione delle querce". Non solo: la presenza di eucalipti cui sono state praticate incisioni che ne causeranno la lenta morte “possono costituire - a detta degli ambientalisti - notevole pericolo per i frequentatori del bosco a causa della possibile caduta di tronchi e rami".

LA DIFESA "D'UFFICIO". A difendere la bontà del progetto sono invece scese in campo Wwf Foggia e il circolo Gaia Legambiente: “L'intervento in corso – spiegano – risponde alle raccomandazioni dell'Unione Europea secondo cui l'invasività di specie estranee agli habitat locali è uno dei più gravi problemi di conservazione degli ecosistemi naturali”. Tutto vero anche se strane coincidenze balzano all'occhio: il rappresentante del Wwf Foggia è Matteo Orsino, in passato amministratore insieme a Vincenzo Rizzi del Centro Studi Naturalistici e più volte coordinatore di progetti per conto della onlus, oltre che socio nel campo dell'energia alternativa sempre insieme al consigliere Rizzi. E il circolo Gaia Legambiente? È direttamente coinvolto nel progetto. Lo scorso novembre ha preso parte attivamente ad uno degli eventi in programma: il Bosco Incoronata day. Una presa di posizione disinteressata...
 
Michele Gramazio
 

di Michele Gramazio