Il terzo incendio in pochi mesi, il penultimo dei quali avvenuto soltanto il mese scorso. E ora, con quello di oggi pomeriggio (appiccato quando l'area mercatale era già chiusa) sono 3. Brucia ancora il mercato di viale Pinto: ridotti in cenere altre due baracche in legno della Coldiretti Campagna Amica, dopo il rogo di altre 6 a giugno. E ora sono ancora soltanto 7 su 17 gazebo di Campagna Amica rimasti ancora in piedi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e alcuni volontari della Protezione civile che in poche ore hanno domato le fiamme. Si fa sempre più credibile dunque l'ipotesi di una faida interna tra gli ambulanti di frutta e verdura che lavorano al mercato di viale Pinto. Qualcuno probabilmente non vuole che Coldiretti sia presente nella stessa area mercatale. Questo il convincimento dei commercianti, ormai disperati, danneggiati dall'ennesimo incendio: in questi mesi, secondo quanto riferiscono le vittime, il numero dei clienti è diminuito sensibilmente per paura che altri attentati incendiari potessero verificarsi anche nelle ore dell'attività del commercio. Intanto anche le istituzioni locali sembrano latitare in questa drammatica vicenda, e tutto questo lascia i commercianti della Coldiretti in uno stato di abbandono: sembra infatti che sul posto campeggino ancora le macerie lasciate dal rogo precedente a quello di qualche ora fa. Il problema sarebbe un rimbalzo di responsabilità tra gli enti locali sulla competenza della rimozione di quest'ultime.
Il terzo incendio in pochi mesi, il penultimo dei quali avvenuto soltanto il mese scorso. E ora, con quello di oggi pomeriggio (appiccato quando l'area mercatale era già chiusa) sono 3. Brucia ancora il mercato di viale Pinto: ridotte in cenere altre due baracche in legno della Coldiretti Campagna Amica, dopo il rogo di altre 6 a giugno. E ora sono soltanto 7 su 17 i gazebo di Campagna Amica rimasti ancora in piedi.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e alcuni volontari della Protezione civile che in poche ore hanno domato le fiamme.
LA FAIDA. Si fa sempre più credibile dunque l'ipotesi di una faida interna tra gli ambulanti di frutta e verdura che lavorano al mercato di viale Pinto, come precedentemente ipotizzato dagli inquirenti. Qualcuno probabilmente non vuole che Coldiretti sia presente nell'area mercatale. Questo il convincimento dei commercianti, ormai disperati, danneggiati dall'ennesimo incendio: in questi mesi, secondo quanto riferiscono le vittime, il numero dei clienti è diminuito sensibilmente per paura che altri attentati incendiari potessero verificarsi anche nelle ore dell'attività del commercio.
LA LATITANZA DELLE ISTITUZIONI LOCALI. Intanto anche le istituzioni locali sembrano latitare in questa drammatica vicenda, e tutto questo lascia i commercianti della Coldiretti in uno stato di abbandono: sembra infatti che sul posto campeggino ancora le macerie lasciate dal rogo precedente a quello di qualche ora fa. Il problema sarebbe un rimbalzo di responsabilità tra gli enti locali sulla competenza della rimozione di quest'ultime.