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  • Pubblicata il: 19/08/2013 00:50:00

Bruno Longo accusa Mongelli: "Ha fatto il sindaco per amici e parenti e si e' arricchito"

Il consigliere: "Sui social e per strada nessuno lo rivuole"

Il titolo del comunicato è emblematico: “Schizofrenia Mongelli”. E allora viene voglia di leggerla la nota che in una calda domenica post-ferragostana, il consigliere comunale Bruno Longo ha inviato contro il primo cittadino.
''IL SINDACO CI OFFENDE''. “Che Mongelli voglia ricandidarsi a sindaco della città – scrive Longo - è fatto,che per quando sconcertante ed  inopportuno, rientra nella sfera di comportamenti psico-politici legittimi di quei soggetti istituzionali apicali, che soffrirebbero, sic e simpliciter, a stare lontano dalla gestione. Ciononostante ,non appare né legittimo e neppure intelligente impostare la propria ricandidatura a sindaco denigrando ed offendendo, nel corso di interviste a gettone, l’opposizione consiliare, che su alcuni suoi 'capolavori' amministrativi abbaierebbe alla luna”.
SUI SOCIAL E PER STRADA NESSUNO VUOLE UN MONGELLI BIS. “Tralasciando considerazioni sull’azione amministrativa dell’opposizione – prosegue Longo - giova ricordare al sindaco Mongelli due imprescindibili e fondamentali elementi per una sua futura ricandidatura: una coalizione di partiti e liste ed un minimo di consenso popolare”. Tutti elementi che secondo Longo al momento non ci sono. “Francamente, ad oggi, a parte le sue esternazioni sulla cinofilia astronomica – evidenzia il consigliere di opposizione -  è certo che Mongelli non ha né una sua coalizione di partiti, essendogli tutti i partiti di centro-sinistra contro, tant’è che stenta finanche  ad avere una maggioranza in consiglio, né un minimo di consenso popolare, ottenendo ,com’è noto, dai social network alla piazza, solo insulti, disapprovazione ed offese da parte della comunità foggiana".
"SINDACO DI PARENTI E AMICI". Dal fronte prettamente politico, poi si passa al piano personale. "E’ vero - scrive Longo - che Mongelli pensa di superare tali difficoltà con le grandi risorse economiche e finanziarie di cui dispone insieme ai suoi grandi gruppi di riferimento, ma non farebbe i conti con una comunità cittadina, che questa volta è consapevole della sua inefficienza ed incapacità amministrativa. Il fatto che Mongelli sia stato più il sindaco dei suoi amici e parenti, piuttosto che di tutta la città, è dimostrato dal suo impressionante e poco edificante ruolino di marcia amministrativo: dalle illegalità nel piano di zona 167 - ribadisce Longo, con una serie di accuse per le quali porge il fianco ad eventuali strascichi legali - dove lui stesso e la sua famiglia ottengono utili e benefici economici, alle uniche varianti operative,i primi PRUSST,ad imprenditori che lo hanno sostenuto in campagna elettorale; dalla svendita di Amgas alle cooperative rosse,al fallimento di amica con la cessione del servizio all’AMIU di Emiliano, suo compagno di partito; dalle consulenze d’oro per motivi clientelari alle gare vinte da figli di consiglieri comunali del PD; dal nascondimento dei conti comunali e del dissesto finanziario, all’indebitamento di ulteriori 50 milioni di euro,che dovranno pagare,negli anni, i foggiani e che sono serviti per operazioni finanziarie dubbie e poco trasparenti. Ed altro ancora". Dopo questa invettiva, Longo conclude tornando sul fronte politico: "Insomma Mongelli - chiude il consigliere d'opposizione - farebbe bene a tacere sull’opposizione e guardare attentamente in casa sua:un centro- sinistra sgangherato e maltrattato,ma che sicuramente,nei suoi confronti,non sarà certamente soggiogato da una “sindrome di Stoccolma” in chiave elettorale".

di Redazione