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  • Pubblicata il: 07/08/2014 11:31:01

Bus, da settembre l'Ataf non fa sconti: "Si sale solo avanti e le multe le riscuote Equitalia"

Il piano antievasione dell'azienda dei trasporti

Il clima da “tolleranza zero” sale anche sugli autobus dell’Ataf. Da settembre, infatti, sarà caccia ai furbetti che si servono dei mezzi pubblici senza pagare il biglietto. È questo uno dei punti del Piano di efficientamento del trasporto pubblico locale, approvato dalla giunta comunale e presto al vaglio del Consiglio.
I RICAVI. Nell’articolato Piano che la giunta Landella ha discusso il 30 luglio - oltre a una rimodulazione delle corse e l’integrazione con il trasporto extraurbano – arriva dunque una stretta antievasione. Perchè l'Ataf ha la sua strategia per stanare i “portoghesi” e lo scorso anno il potenziamento dei controlli ha già portato – spiegano dall’azienda - all’incremento del 14,7% dei ricavi del traffico 2013 rispetto all'anno prima. E, restando in tema di numeri, l'azienda ha stimato un 25% di utenti che non pagano il biglietto, ovvero almeno uno su quattro.
IL PIANO. Si salirà (tassativamente) solo dalla porta anteriore con l’obbligo di mostrare il titolo di viaggio all’autista. In caso di accertata evasione, il conducente chiamerà i “verificatori” tramite un tasto di emergenza. E proprio il numero dei controllori è destinato a salire: dalle attuali 10 unità si arriverà a 15, con l’ipotesi di “utilizzo in parallelo di squadre di vigilanza privata”. E per i controllori che non controllano, l’azione interna dell’azienda di “sostituzione tempestiva e costante dei verificatori meno efficaci”.

ADESIVI E MANIFESTI. Prevista anche una campagna comunicativa, con messaggi di sensibilizzazione (adesivi e manifesti a bordo dei mezzi e alle fermate) contro episodi di vandalismo e per il corretto comportamento verso donne incinte e anziani. 

TRA EQUITALIA E POLIZIA. L’Ataf ha anche pensato a chi fa il furbo – indicando un altro nominativo o non pagando la multa – intensificando la collaborazione con le Forze dell’ordine (per individuare le corrette generalità del trasgressore) e dando mandato a Equitalia per la riscossione della multa dopo la prima ingiunzione di pagamento. Uno su quattro ce la fa (a non pagare), per ora. Ma da settembre sarà tolleranza zero, con una strategia sul modello europeo che in realtà ha poco di innovativo e geniale ma "rischia" di rappresentare una rivoluzione culturale in città. 

di Redazione