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  • Pubblicata il: 25/03/2022 02:35:18

Calcio Foggia, Canonico è obbligato a pagare alla Pintus un totale di 1,8milioni di euro: lo afferma il tribunale di Bari

Nicola Canonico è obbligato a pagare alla Map Consulting srl di Maria Assunta Pintus, il saldo dell’importo totale di 1,8 milioni di euro, concordato per la cessione del 100% della Corporate Investments Group. Ad affermarlo è il tribunale di Bari che, pronunciandosi nel giudizio cautelare proposto dallo stesso Canonico, sconfessa totalmente quanto ritenuto dall’imprenditore barese condannandolo anche al pagamento delle spese di giudizio.

LA SMENTITA.Non ho timore di smentita”. Il ritornello ripetuto più di una volta in conferenza stampa da Nicola Canonico vacilla di fronte al pronunciamento del tribunale di Bari specializzato in materia d’imprese. Con un’ordinanza dai contenuti netti, i giudici respingono senza mezzi termini il ricorso cautelare, presentato a febbraio dall’attuale presidente del Foggia. L'urgenza fu richiesta per impedire a Maria Assunta Pintus di incassare gli assegni che detiene a garanzia per il pagamento della vendita delle quote di controllo del Calcio Foggia. I magistrati, ora, confermano ciò che, in realtà, sembrava già lampante: è lui a non aver rispettato gli accordi e a dover saldare l’imprenditrice sarda.

LA CRISI D’IDENTITA’. Ma andiamo con ordine. Il 17 giugno 2021 Nicola Canonico e Maria Assunta Pintus firmano un preliminare con il quale concordano la cessione del 100% delle quote della Corporate Investments Group per un importo di 1,8 milioni di euro. Il saldo dell’ultima rata è fissato al 30 maggio 2022. Qualche giorno dopo, il 22 giugno 2021, la C.N. Sport srl, con socio unico Nicola Canonico, acquista dalla Pintus il 51% della Corporate per un importo di 1 milione di euro (saldo entro il 30 gennaio 2022) rimandando a data successiva la cessione del restante 49%. Nei mesi seguenti, dopo il pagamento ritardato delle prime rate, l’imprenditore barese smette di pagare. Maria Assunta Pintus può portare all’incasso gli assegni che detiene in garanzia ma Canonico presenta ricorso d’urgenza al tribunale di Bari con il quale cerca di mischiare le carte in tavola. In crisi d’identità, vuole in pratica far credere ai giudici che la Map Consulting srl sia inadempiente per aver stipulato il contratto definitivo con la Cn Sport srl e non con Nicola Canonico. Insomma, fa finta di non avere nulla a che fare con la srl di cui è socio unico.

L’ALTRO CONTRATTO. Sarebbe già paradossale così, se non ci fosse un altro particolare. Ciò che dimentica di dire il presidente del Calcio Foggia è che, nello stesso giorno dell’atto notarile, il 22 giugno 2021, Canonico e Pintus hanno siglato un’ulteriore scrittura privata di attuazione del contratto preliminare. Tra le clausole, nero su bianco, Canonico specifica di aver “individuato nella neo costituita C.N. Sport S.r.l. la persona giuridica che acquisterà le quote del capitale sociale di Corporate Investments Group s.r.l.”. Insomma, tutto lineare. Canonico si impegna nei confronti della Pintus a pagare l’intera somma di 1,8milioni di euro, nei giorni successivi individua la CN Sport srl quale società con la quale stipulare il contratto definitivo, resta però obbligato a pagare in prima persona in caso di inadempimento della società.

L’ORDINANZA. Per i giudici la decisione è un gioco da ragazzi. Lo specificano nell’ordinanza in sede di quantificazione delle spese di giudizio che restano basse “in considerazione del non elevato grado di difficoltà del procedimento”. La ricostruzione dei fatti che i giudici ritengono verosimile è questa: il contratto di trasferimento, stipulato in data 22/06/2021, è stato concluso tra la Map Consulting s.r.l. e la C.N. Sport s.r.l. (della quale peraltro il Canonico riveste la qualità di socio unico) in seguito alla concorde individuazione del terzo (in persona della predetta C.N. Sport s.r.l.) effettuata in pari data nella scrittura privata, quale esecuzione del preliminare del 17/06/2021. Inoltre, il Canonico con la suddetta scrittura privata (confermando l’art. 4.3. del preliminare) ha espressamente assunto l’obbligo di garantire le obbligazioni economiche pattuite nel contratto preliminare, quindi egli è ancora obbligato verso la Map Consulting s.r.l. nel caso di inadempimento della C.N. Sport s.r.l., che appare pacifico in atti, sicché ben può la prima società pretendere dal Canonico il pagamento delle obbligazioni pecuniarie assunte per il trasferimento delle quote societarie in questione. In sintesi, il ricorso di Nicola Canonico è respinto. Egli, a seguito dell’inadempimento della CN Sport, è da considerarsi l’unico obbligato a dover pagare alla Map Consulting di Maria Assunta Pintus il saldo degli 1,8 milioni di euro stabilito per la cessione dell’intero capitale sociale della Corporate. La decisione riguarda un giudizio sommario ed è - purtroppo - probabile che la diatriba giudiziaria non si fermi qui. Tuttavia, la lettura dell'ordinanza si presta a poche suggestioni. Canonico a questo punto ha più di un aspetto da chiarire. Senza tema di smentita.

di Michele Gramazio