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  • Pubblicata il: 07/12/2013 01:52:01

Candidato sindaco, Fitto non si sbilancia: "Decida Landella con gli altri foggiani"

L'ex ministro traccia la strada: "A difesa di Berlusconi"

Raffaele Fitto sbarca a Foggia nel suo tour pugliese dedicato al rilancio del "nuovo" progetto di Forza Italia ma chi si aspettava nell'occasione annunci ufficiali o indiscrezioni sulle grandi manovre del partito in vista delle prossime elezioni amministrative in città, è costretto a restare deluso. In una conferenza stampa, allargata a tanti militanti e simpatizzanti, l'ex ministro affronta solo marginalmente i temi locali, dedicando invece il suo intervento a rinfrescare la memoria dei presenti su alcuni temi "cari" al leader Silvio Berlusconi e soprattutto per lanciare messaggi ai "vecchi amici".

L'APPELLO: "NON VARCARE IL RUBICONE". L'appello ai "fuoriusciti" è conciliante: "Sono ancora in tempo per cambiare idea! Almeno fino a mercoledì, quando si voterà la fiducia al governo e lo scenario politico nazionale muterà notevolmente. L'invito è a non varcare il Rubicone, si può ancora fare una scelta di coerenza". Di certo, argomenta Fitto, la giornata di mercoledì, quando è in programma il voto di fiducia al governo, segna il punto di non ritorno. "Dopo quel giorno non si potrà più parlare di governo di larghe intese, un governo - ironizza Fitto - che sarebbe più corretto chiamare delle lunghe attese, considerati i tempi lunghi inutilmente trascorsi senza che sia stata attuata alcuna riforma, o meglio ancora, un governo delle sottointese per la scarsa trasparenza nel suo operato".

LA LEGGE ELETTORALE. Non può non parlarsi di giustizia. Il "tema del giorno" è la dichiarazione di incostituzionalità della legge elettorale "Questa legge - afferma Fitto - è già servita ad eleggere il Parlamento nel 2006 e nel 2008 e in quelle occasioni non si è gridato allo scandalo, anche perchè le coalizioni che vinsero ottennero comunque una percentuale elevata di voti per cui il premio di maggioranza assegnò solo pochi seggi. La vera incongruenza si è creata nel 2013 con il Pd che ha ottenuto solo il 29% e si è visto assegnare il 55% dei seggi. Quindi nessuna lezione da chi ora finge di scandalizzarsi, così come nessuna lezione possiamo accettare sulla necessità di effettuare riforme. Voglio ricordare che una legge costituzionale per il dimezzamento dei parlamentari è stata osteggiata dalla sinistra e lasciata cadere con il referendum del 2008".

LA NUOVA STRUTTURA. Poi uno sguardo al futuro. Sarà un partito che viaggerà su due gambe quello che descrive Fitto. "Accanto alla struttura tradizionale ci saranno i Club dell'Esercito di Silvio", rappresentati peraltro in sala da Soccorsa Chiarappa. Poi punzecchia i "vecchi" amici sul nome scelto dagli "scissionisti": Nuovo Centro Destra. "Il nostro forse non è nuovo ma sicuramente non è un centro destra che governa con la sinistra".

LA SITUAZIONE A FOGGIA. Non si sbilancia, invece, Fitto sulla questione locale. Nessun proclama sul futuro candidato sindaco di Foggia e assoluta tranquillità sulla transizione: "In Puglia tutti i dirigenti hanno risposto "alla chiamata" per cui anche se formalmente ci sarà l'azzeramento delle cariche e la necessità di riorganizzare il partito tutto filerà liscio senza problemi". Per la serie: ci sono i dirigenti locali. Tocca a Landella & co. compiere i passi opportuni.

A DIFESA DI BERLUSCONI. il finale non può che essere dedicato a Silvio Berlusconi e su questo Fitto chiama a raccolta "i suoi" senza usare giri di parole: "Non dobbiamo temere di ricordare che Silvio Berlusconi non ha più l'immunità parlamentare, motivo per cui visto l'accanimento giudiziario di cui è stato vittima negli anni scorsi, non ci sarebbe da stupirsi di attacchi mirati contro di lui. E' questo il momento in cui dovremo essere noi dirigenti, iscritti, attivisti a stringerci a difesa del nostro presidente e costituire la sua immunità". E giù applausi a scroscio.

di Redazione