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  • Pubblicata il: 22/02/2025 13:27:27

Carcere, i radicali chiedono alla Sindaca l'istituzione del Garante dei detenuti

Le cinque proposte di Michele Del Carmine

I Radicali Norberto Guerriero e Anna Rinaldi (Associazione Mariateresa Di Lascia) e Silvja Manzi (Europa radicale) hanno inviato oggi una lettera aperta alla Sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, per sollecitare l'istituzione del Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale.

LA LETTERA.La città di Foggia - scrivono i radicali - nonostante abbia uno degli istituti penitenziari più complessi d'Italia, non si è ancora dotata del Garante comunale dei detenuti. È una figura indispensabile, che deve lavorare raccordandosi con le istituzioni cittadine, con l'ufficio del Garante nazionale e la rete dei Garanti locali. Può fare la differenza per migliorare le condizioni di chi vive e lavora in carcere e quindi, di riflesso, per la sicurezza della cittadinanza. La casa circondariale della nostra città detiene purtroppo l'infelice record di terzo istituto penitenziario d'Italia per tasso di sovraffollamento, con il 195,6% della capienza regolamentare. Un dato estremamente allarmante che non può essere ignorato. Sappiamo che la Sindaca è molto sensibile al tema, per questo chiediamo di accelerare le tappe e procedere senza ulteriori indugi e in tempi certi all'istituzione del Garante dei detenuti. Deve essere una priorità”.

DEL CARMINE. Dopo la diffusione dell'appello c'è stato un intervento di Michele Del Carmine, ex-sindacalista della CGIL e poi assessore comunale ai diritti dell'uomo nella Giunta Ciliberti. In una lunga nota Del Carmine espone le sue proposte sul tema. “Mi sono sempre interessato - scrive l'ex sindacalista - alle persone detenute nelle carceri, non per buonismo ma perché bisogna rispettare la dignità delle persone. Da assessore ai diritti dell'uomo a Foggia, nello svolgere il mio incarico assessorile, cercai di organizzare molte iniziative all'interno del carcere di Foggia perchè ritenevo il carcere un contenitore della città. Non solo mi sono interessato di problematiche inerenti la struttura, ma anche affrontato problemi di riscaldamento, mensa, spaccio alimentare, infermeria. Inoltre feci installare davanti l'ingresso del carcere, un ricovero con tanto di riscaldamento per i parenti che attendono il turno per i colloqui con i loro congiunti detenuti, invece di farli aspettare con bambini a seguito sotto il sole o la pioggia d'inverno. Molte le iniziative ludiche organizzate per rendere meno duro il periodo di detenzione in una situazione di sovraffollamento e difficoltà. Difficoltà anche per le guardie carcerarie, costrette a turni massacranti e in un numero inferiore alla presenza dei tantissimi detenuti nel carcere.  (…) Ero fiducioso nell'apprendere che fosse stato nominato un garante dei diritti dei detenuti regionale, ma devo purtroppo dichiararmi insoddisfatto su quello che ha prodotto, cioè nulla, basta andare a leggere la pagina web per verificarlo. Eppure ci sarebbe tanto da fare. Spero nel breve tempo di poter costituire anche a Foggia l'associazione 'la casa dei diritti' per avere la possibilità".

LE PROPOSTE. Tra le proposte di Del Carmine ci sono le richiesta di accesso agli atti profotti dal garante dei detenuti regionale, la sottoscrizione di convenzioni che prevedano l’utilizzo di detenuti a svolgere attività in favore della collettività, la richiesta di interventi della Magistratura di esercitare l’azione penale verso il Ministro di grazia e giustizia per i trattamenti inumani e degradanti a cui sono sottoposti i detenuti, l'avvio di una class action a favore di tutti i detenuti costretti a subire danni esistenziali dallo Stato  e la possibilità di instaurare le relazioni necessarie (con il cappellano del carcere, con i sindacati che operano negli istituti, con le associazioni sensibili al tema, etc..) a raccogliere i dati e le informazioni utili a orientare azioni politiche efficaci di sostegno ai reclusi.

di Sandro Simone