Il Foggia perde anche la faccia a Caserta, i campani vincono 4-0. I playout ora fanno paura
D’accordo l’assenza della punta centrale, d’accordo le motivazioni che erano più degli avversari. Ma il Foggia perde anche la dignità a Caserta, dove ne prende 4 dai campani in un tunnel che appare senza fine. I problemi sono sempre quelli palesatisi dal Sorrento in poi: gol presi su disattenzioni della difesa, primi tempi al limite dell’inguardabile, reazione tardiva e non incisiva. Il risultato è che i rossoneri sono ormai in caduta libera, e chi pensava che la salvezza fosse cosa fatta non ha fatto i conti con un tracollo che si fa sempre più pericoloso e che non può indurre a stare tranquilli.
LE FORMAZIONI. Sotto la pioggia del “Pinto”, Zauri conferma De Lucia tra i pali, davanti a lui Silvestro, Parodi, Dutu e Felicioli; in mezzo al campo si rivede Pazienza con Tascone e Da Riva a fargli compagnia mentre in avanti agiscono Zunno, Emmausso e Touho. 3-5-2 per la Casertana di Iori con Zanellati in porta, linea difensiva formata da Fabbri, Bacchetti e l’ex Kontek; la linea mediana è formata da Kallon, Collodel, Damian, Proia e Egharevba mentre in avanti operano Bunino e Vano.
PIOVE SUL BAGNATO. Prima occasione per i padroni di casa con Proia che è impreciso di testa, da ottima posizione. I rossoneri rispondono con un cross velenoso di Tascone per Emmausso che viene anticipato di un soffio. La partita la fanno i campani, che hanno maggiormente bisogno di punti, mentre gli uomini di Zauri prediligono il contropiede contando sulla velocità di Zunno e Touho. La mette sul piano fisico la Casertana, spinta anche dai suoi tifosi che a più riprese contestano la società. Al 17’ arriva il vantaggio dei padroni di casa: fa tutto Egharevba che si libera del suo marcatore, entra in area e fa secco De Lucia. Touho ha subito la palla buona per pareggiare ma calcia troppo centrale e Zanellati blocca. Il Foggia va in affanno soprattutto sulla fascia sinistra dove Egharevba è una spina nel fianco e crea più di un grattacapo ai difensori rossoneri. La Casertana è comunque maggiormente in palla, a differenza del Foggia che ha difficoltà ad alzare il ritmo. La mancanza di una punta centrale si sente eccome: i lanci lunghi dalle retrovie sono terra di nessuno e manca la profondità nelle manovre offensive. Qualche spunto interessante lo ha Zunno, che spesso però commette fallo in attacco. La Casertana riduce la pressione e ci prova soprattutto dalla distanza, come Damian al 37’ che non impensierisce De Lucia. Sempre da fuori ci prova Pazienza poco dopo, ma c’è solo potenza nel suo tiro. Più pericoloso è Egharevba al 41’ che evita Silvestro ma trova un grande De Lucia a dirgli di no. Più preciso, il numero 23, è al 44’ quando di testa serve bene Proia che deve solo spingere dentro per il 2-0 che chiude come peggio non si poteva il primo tempo del Foggia.
IL TRACOLLO. La ripresa inizia con l’ingresso di Gala e Orlando per Da Riva e Touho, e subito un’occasione per i rossoneri con Dutu che su corner sfrutta la ‘torre’ di Emmausso ma trova il palo a dirgli di no. La beffa si consuma al 52’: Vano riceve bene palla in area e colpisce anche lui il legno, ma stavolta la palla entra in rete per il 3-0 campano. Il gol deprime ancora di più il Foggia, che stenta anche ad abbozzare una reazione. Anzi, al 62’ Bonino per poco non segna il 4-0: è il palo a negargli la gioia. Iori getta dentro Ciano e Bianchi per Vano e Proia. I rossoneri hanno un sussulto poco dopo con un tiro-cross velenoso di Felicioli che non trova nessun compagno pronto a ribadire in rete. Al 65’, Silvestro sfiora il gol della bandiera ma trova il salvataggio sulla linea di Kontek. Meglio di lui fa Bonino al 66’: conclusione dalla distanza nell’angolino per il 4-0. Nella Casertana entra anche Gatti per Damian. Zauri invece dà una chance a Mazzocco, che rileva Pazienza, e Marzupio che si posiziona in avanti al posto di Emmausso. Nei campani entrano anche Capasso e Frison mentre nei rossoneri entra Brugognone. A completare la figuraccia rossonera ci pensa Tascone, che al 77’ spedisce in orbita un rigore concesso per fallo di mano di Gatti in area. Gli ultimi minuti sono una passerella per i campani. Per il Foggia si prospettano 14 giorni difficili prima della delicata trasferta di Crotone. E mentre il club annuncia di essere entrato in silenzio stampa, Zauri dovrà far ritrovare in fretta le motivazioni ai suoi per evitare l’inferno dei playout. Oltre alla dignità, ora c’è da salvare anche la stagione.