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  • Pubblicata il: 02/03/2021 11:24:38

Caso Iaccarino, il Tar ancora non decide e il Pd insorge: "Il centrodestra ha sequestrato il Consiglio comunale" 

“Il centrodestra ha sequestrato il Consiglio comunale e ha congelato l'attività amministrativa”. Il Partito Democratico di Foggia non usa giri di parole. In attesa della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva di Leonardo Iaccarino, sfiduciato dall’Assise, arriva una dura nota dei consiglieri di opposizione - Pasquale Dell'Aquila (capogruppo), Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri -: “La debolezza politica del centrodestra, le sue divisioni e frammentazioni, la sua bulimia di potere, la sua ansia di gestire hanno divelto le regole democratiche, hanno umiliato lo Statuto della più importante e rappresentativa istituzione cittadina, hanno offeso la città e i cittadini”.

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IL RINVIO. Per il Pd, “nessuna forma o sostanza istituzionale e politica giustifica l'ulteriore rinvio della convocazione del Consiglio comunale per l'elezione del suo presidente. Una dubbia e contestata, almeno da noi, interpretazione del regolamento ha permesso il rinvio dell'adempimento a dopo la sentenza del Tar sul ricorso dello sfiduciato Leonardo Iaccarino. E se arrivasse tra una settimana, un mese, un anno? Che si farebbe?”

GLI ACCORDI.  “L'unica verità – proseguono i consiglieri di minoranza - è che il centrodestra non è in grado di trovare un accordo sul successore o non trova al suo interno consiglieri capaci di svolgere quella funzione con la libertà richiesta a chi voglia agire esclusivamente nell'interesse dell'istituzione rappresentata e dei cittadini che l'hanno composta con il proprio voto”.

LA CONVOCAZIONE. Da qui, la richiesta ufficiale: “Chiediamo al vice presidente Giulio Scapato di convocare ad horas la Conferenza dei capigruppo, quindi del Consiglio comunale innanzitutto per ricostruire l'integrità dell'Assemblea con la surroga del consigliere Antonio De Sabato, che doveva essere formalizzata entro e non oltre il 25 febbraio. Ribadiamo la nostra indisponibilità a condividere con la maggioranza l'individuazione del presidente del Consiglio comunale e rivendichiamo il nostro diritto a svolgere con dignità e onore il ruolo legittimato dal voto di migliaia di Foggiani”.

di Redazione