Caso Iaccarino, Interviene il senatore Pellegrini: “Dia un segnale, si dimetta da consigliere e così tutti gli altri”
“Il presidente del Consiglio Comunale Iaccarino ci ha ripensato. Non si dimetterà anche perché, a suo dire, fatti ben più gravi hanno interessato il sindaco Landella e il suo entourage, senza che il consiglio comunale e/o la città insorgessero. Ne ha parlato in un video pubblicato sui social, facendo un lungo elenco di episodi che riguardano il sindaco e la sua famiglia”.
“SI DIMETTA”. È approdata in Senato, a quanto sembra, la questione foggiana: quella bagarre politica che continua a ruotare attorno alla figura di Leonardo Iaccarino e al video “incriminato” che, nelle ultime ore, è arrivato nientemeno che in Brasile. A intervenire sui social è infatti il senatore foggiano pentastellato Marco Pellegrini che, dopo aver fatto il punto della questione, sostiene di voler “prendere sul serio il grido di accusa” del Presidente del Consiglio Comunale di Foggia. “Se Iaccarino ritiene che questa città sia amministrata da un sindaco indegno di rappresentarla – scrive Pellegrini – ebbene, sia conseguente, dia un segnale forte, dimostri ai cittadini di fare sul serio. Si dimetta immediatamente anche da consigliere comunale”.
“CAPPA OPPRIMENTE DI PESSIMA AMMINISTRAZIONE”. “Lo stesso appello – si legge ancora nello stesso post – lo faccio a tutti gli altri consiglieri comunali, a partire da quelli eletti col Movimento 5 Stelle. Dimettetevi contestualmente (raggiungendo almeno la maggioranza assoluta), manifestando la vostra volontà davanti a un pubblico ufficiale. Regalate alla nostra città un sogno, liberate Foggia da questa cappa opprimente di pessima amministrazione, arroganza, ignoranza, familismo, occupazione della cosa pubblica, assenza di visione, incapacità. Regalate a Foggia e ai foggiani la prospettiva di essere amministrati da gente capace, appassionata, libera e che svolga il proprio ruolo con disciplina e onore, come prevede l’art. 54 della nostra Costituzione. La nostra città merita di meglio rispetto a Landella o Iaccarino”.
“SQUALLIDI EVENTI E PAGLIACCIATE LANDELLIANE”. Infine, prima dell’auspicio di un ritorno al voto, Pellegrini traccia un collegamento tra “gli squallidi avvenimenti di capodanno” e “i mesi indecenti” che hanno riguardato il sindaco Landella, “in cui spicca – come si legge – la pagliacciata della ‘consegna’ della la città a Salvini, avvenuta all'interno della sala Consiliare (stuprando, in tal modo, la casa di tutti i foggiani) che non è e non sarà mai la casa della Lega né di nessuna forza politica”.