Dopo
il millenario della torre bizantina, Castelluccio
Valmaggiore
si
appresta a celebrare un altro evento, dedicato alla memoria
di uno
dei personaggi più illustri
del territorio, quel Benito
Palumbo,
classe 1936 e scomparso prematuramente nel 2011, considerato il genio
europeo dei radar. A
ricordarlo un
incontro e una mostra
in programma sabato
28 settembre
nel su paese natio.
LA BIOGRAFIA. Nato
a Castelluccio Valmaggiore, alle pendici del monte Cornacchia, sui
Monti
Dauni,
Palumbo, dopo il diploma al liceo Scientifico “Marconi” di
Foggia, si trasferisce da solo a Roma, dove in seguito lo seguirà il
resto della famiglia. A 24 anni si laurea in Ingegneria, siamo nel
1960 e Palumbo riceve il premio come miglior laureato dell’anno.
Da
lì in poi la sua carriera decolla: diventa progettista
presso la Selenia SpA., poi per 3 lustri responsabile del Reparto
Antenne.
Dal 1985 dirige i Laboratori
centrali di ricerca e di sviluppo,
mentre nel 1994 diventa Responsabile
del Centro per lo sviluppo tecnologico, dei processi, dei sistemi e
dell’informatica
per l’Area Sistemi di Alenia,
azienda da cui essce come vicepresident.
Dal 1996 è consulente dell’Amministratore delegato di Alenia
Difesa/Finmeccanica, negli anni 1999-2000 è referente di Alenia
Difesa e Finmeccanica per la Ricerca e le Tecnologie, nel 2001
diventa direttore
del Dipartimento per i Servizi tecnici e di supporto del Cnr.
Infine, dal 2005 fino alla improvvisa scomparsa nel 2011, è
consulente di Telespazio SpA.
L'INCONTRO E LA MOSTRA. Palumbo
era una
enciclopedia vivente,
dicono di lui, sapeva molto anche di arte, di letteratura, sapeva
di tutto.
Un uomo che, durante
lo sbarco sulla luna, lavorava in California, per la Selenia, per il
programma Intelsat II,
e si accingeva a ricoprire l’incarico di responsabile del Reparto
Antenne.
“...
Figlio delle terre daune,
- scrive di lui Salvatore Giannella - si
poteva scorgere in lui, metaforicamente, quello che i biologi hanno
scoperto anni fa e hanno battezzato “il
gene di Ulisse”,
quello che spinge a viaggiare curiosi di scoprire nuove terre, nuove
frontiere della conoscenza”.
L'appuntamento
è per sabato 28 settembre alle ore
18
presso il Museo
Valle del Celone,
mentre alle
19,
presso la Biblioteca Comunale, sarà inaugurata la mostra
dal titolo “Benito
Palumbo: una vita in dodici tappe”.