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  • Pubblicata il: 24/08/2025 22:47:09

Troppo Catania per il Foggia, in Sicilia i rossoneri perdono 6-0

Che il Catania fosse stato costruito per concorrere alla promozione si sapeva, che il Foggia fosse invece ancora un cantiere aperto, anche. Ma la prima partita in campionato dei rossoneri ha il sapore della figuraccia, con gli uomini di Delio Rossi che ne prendono sei in Sicilia e cancellano gli entusiasmi dopo la buona prova in Coppa Italia di C contro il Siracusa. Una gara senza storia quella contro gli etnei, che già nel primo tempo avevano chiuso i giochi conducendo 4-0 e lasciando le briciole agli avversari.

L’INCUBO. Nel Foggia, squalificato Delio Rossi, va Felice Limoni in panchina e viene confermato il 4-3-3 con Borbei tra i pali, in difesa agiscono Buttaro, Staver, Felicioli e Panico; in mezzo al campo Agnelli va in cabina di regia, con Garofalo e Castorri ai suoi lati, mentre in avanti operano Winkelmann, Bevilacqua e Orlando. Il Catania di Toscano risponde con il 3-4-2-1 con in porta Dini, davanti a lui Ierardi, Di Gennaro e Celli; in mezzo al campo agiscono Casasola, Corbari, Aloi e Donnarumma, mentre in attacco Jimenez e Cicerelli hanno il compito di ispirare Forte. Al “Massimino” c’è un clima caldo e dopo 5’ Borbei ne risente: il portiere rossonero esce in ritardo su Jimenez lanciato in area, fallo e rigore che l’ex Cicerelli trasforma. Il pallino del gioco ce l’hanno i siciliani al 12’ con Aloi che sbuca su un cross insidioso e per poco non trova il raddoppio. Il due a zero arriva comunque al 20’: cross di Casasola, Donnarumma beffa Borbei in uscita e mette dentro. I siciliani fanno valere la maggiore esperienza e il tasso tecnico superiore ma i rossoneri hanno un sussulto al 25’ con Bevilacqua che arriva bene su un cross di Garofalo e sfiora l’angolino alla destra di Dini. E’ dalla destra che vengono i pericoli maggiori per i rossoneri: al 30’ ancora Casasola mette i brividi alla difesa foggiana, che libera con affanno. Ma sul corner conseguente, Ierardi è indisturbato e di testa fa 3-0. Al 35’ piove sul bagnato: contatto tra Staver e Forte, per l’arbitro è di nuovo rigore che il Var conferma. Sul dischetto va lo stesso Forte ed è 4-0. Prima del riposo è Panico a provarci dalla distanza, senza fortuna. Il fischio finale del primo tempo sa di sollievo per i rossoneri.

DIFESA COLABRODO. La ripresa inizia con Pazienza dentro al posto di Agnelli, mentre nel Catania Pieraccini rileva Ierardi. In attacco Orlando prova a dare un po' di luce, ma la difesa catanese è solida. I padroni di casa, invece, si limitano a gestire concedendosi anche qualche ‘licenza’ nelle giocate. I rossoneri ci provano comunque al 58’ con Garofalo che riceve bene da Castorri e sfiora il palo. Poco dopo, il Catania va vicino al quinto gol con Celli che stacca bene di testa ma non trova la porta. Gli etnei sostituiscono Forte con Lunetta e Jimenez con D’Ausilio mentre Limone manda in campo Bignami per Buttaro. Il Catania riprende a macinare gioco e Borbei al 67’ evita la capitolazione su un colpo di testa a botta sicura di Casasola. Ma il 5-0 arriva lo stesso al 70’ con un bolide di D’Ausilio su cui il portiere rossonero nulla può. Toscano concede qualche minuto a Stoppa, che rileva un applaudito Cicerelli. Dentro va anche Raimo per Donnarumma. All’80’ c’è gloria anche per Lunetta: Borbei non trattiene su Raimo, l’attaccante ha la libertà di infilare la porta rossonera. Nei rossoneri Castaldi rileva Felicioli ma non accade più nulla se non una punizione di Orlando di poco alta. Finisce sei a zero per il Catania, per il Foggia riflettere dopo un risultato così diventa d’obbligo. Come qualche intervento sul mercato.

di Saracino Nicola