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  • Pubblicata il: 10/12/2013 18:59:00

Chi va a Roma non perde la poltrona: Angelo Cera torna sindaco di San Marco in Lamis

Reintegrato dalla delibera del Tribunale di Foggia

"Mi spiace per i compagni comunisti di San Marco in Lamis, ma la situazione sulla mia decadenza da sindaco non è ancora cambiata. […] Una legge sopravvenuta non può applicarsi ad un fatto già avvenuto. Ed è per questo principio che mi sono rivolto al Tribunale ordinario di Foggia e al TAR Puglia. All'epoca della mia elezione da sindaco non c'era incompatibilità con la carica di parlamentare. La legge è successiva. Ed ora che ho avuto anche conferma dal Ministero, c'è da attendere che sia il Tribunale che il TAR si pronuncino”.
IL REINTEGRO. Lo affermava Angelo Cera  una paio di mesi fa, all'indomani della sua “decadenza” da sindaco di San Marco in Lamis, per incompatibilità tra la carica di deputato e di primo cittadino. Ora, ad avvalorare il suo pensiero è arrivata anche la decisione  del Tribunale di Foggia che oggi lo ha “reintegrato": Cera può dunque tornare a occupare la poltrona di sindaco di San Marco. 
I giudici foggiani hanno ritenuto illegittima la deliberazione n.42 del Consiglio Comunale con cui si mise fine al doppio incarico di Angelo Cera. Tutto ciò grazie alla cosiddetta norma “salva sindaci parlamentari” (sopravvenuta alla delibera di decadenza) contenuta nell’art. 29 bis della legge n.98/2013, secondo la quale tali incompatibilità “non si applicano alle cariche elettive di natura monocratica relative ad organi di governo di enti pubblici territoriali con popolazione tra 5.000 e 20.000 abitanti, le cui elezioni sono state svolte prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto”.
LA NORMA "SALVA SINDACI PARLAMENTARI". I giudici foggiani hanno ritenuto illegittima la deliberazione n.42 del Consiglio Comunale con cui si mise fine al doppio incarico di Angelo Cera. Tutto ciò grazie alla cosiddetta norma “salva sindaci parlamentari” (sopravvenuta alla delibera di decadenza) contenuta nell’art. 29 bis della legge n.98/2013, secondo la quale tali incompatibilità “non si applicano alle cariche elettive di natura monocratica relative ad organi di governo di enti pubblici territoriali con popolazione tra 5.000 e 20.000 abitanti, le cui elezioni sono state svolte prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto”.
LA SUA GIOIA SU FACEBOOK. Da qualche minuto ho saputo della sentenza del Tribunale di Foggia che mi ha "reintegrato" nella carica di Sindaco del Comune di San Marco in Lamis. Ringrazio tutte le persone che in questo periodo mi sono state vicine e mi hanno incoraggiato ad andare avanti. Ringrazio i cittadini che grazie al loro ricorso mi hanno dato la possibilità di poter difendere il diritto dei sammarchesi ad avere un Sindaco in questa fase così delicata per il nostro paese. Ringrazio Raffaele Fino perché ha tenuto duro e i consiglieri comunali Pietro Iannantuono, Alfredo Donatacci, Gaetano Martino, Giuseppe Longo, Paolo Nardella, Michele Ciavarella, Fazio D'Amico, Pasquale Spagnoli, Michele Rendina, Napoleone Cera per aver accompagnato per mano la Città senza mai cedere alle facili provocazioni fatte sempre dai soliti disfattisti. Adesso abbiamo solo tre anni per riprenderci. Farò il punto della situazione con la mia maggioranza chiedendo ad ognuno di prendersi un pezzettino di "amministrazione" per le proprie competenze. In ultimo proporrò anche alle opposizioni, quelle non disfattiste, un programma da condividere per il rilancio di San Marco in Lamis. 

di Redazione