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  • Pubblicata il: 04/12/2012 14:44:00

Chiudono i giornali, ma si allargano le edicole

Il Consiglio regionale approva la legge per la vendita dei pastigliaggi. Meno quotidiani, più preconfezionati

Vendono sempre meno giornali, ma per sopravvivere potranno smerciare i cosiddetti pastigliaggi. Non potendo salvare l’editoria, il Consiglio regionale pugliese prova almeno a salvare le edicole. E lo fa approvando all’unanimità la proposta di legge relativa “all’ampliamento dell’offerta dei prodotti nei punti vendita esclusivi di stampa quotidiana e negli esercizi commerciali”.
DALLE MERENDINE AI BIGLIETTI. La legge - spiega una nota dell’Ufficio stampa regionale - consente quindi a questo tipo di esercizi la vendita dei prodotti quali: generi di monopolio, lotterie e giochi soggetti a monopolio di Stato, pastigliaggi, bevande pre-confezionate con esclusione del latte e derivati, biglietti per l’accesso al trasporto pubblico e ad eventi sportivi e culturali. La vendita di questi prodotti è consentita in assenza del requisito professionale ed è subordinata ad una preventiva comunicazione al Comune competente per territorio. È stata approvata all’unanimità anche la procedura d’urgenza. Ma cosa sono i pastigliaggi? E’ una categoria merceologica che comprende caramelle, confetti, cioccolatini, gomme americane, biscotti preconfezionati, merendine preconfezionate e simili.

CRISI EDITORIA. Nello stesso Consiglio regionale attualmente in corso,  è stata approvata all’unanimità un ordine del giorno proposto dall’Ufficio di Presidenza sulla difficilissima condizione in cui versa il sistema regionale della stampa quotidiana e radiotelevisiva, caratterizzata dalla scomparsa di testate storiche, con la conseguenza di perdita del posto di lavoro per giornalisti e personale tecnico–amministrativo delle società editrici.
L’ordine del giorno invita il Governo nazionale a farsi interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delle gravi criticità dell’editoria meridionale, settore chiave per la democrazia, l’informazione ed il pluralismo. Invita, altresì, ad intervenire a difesa dell’editoria del Mezzogiorno per assicurare l’erogazione di finanziamenti pubblici indispensabili per la sopravvivenza di “voci locali che da anni rappresentano un presidio irrinunciabile di pluralismo per l’informazione”. Infine, l’ordine del giorno fa riferimento alla situazione del quotidiano “Bari Sera”, posto nelle condizioni di sospendere la pubblicazione cartacea per la mancata erogazione delle provvidenze dal Dipartimento per l’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

di Redazione