Rifiuti, "c'è qualcuno che rema contro la raccolta differenziata"
L'accusa di Cislaghi e dei consiglieri Rizzi e Sciagura
C'è uno strano silenzio, secondo i consiglieri comunali Rizzi e Sciagura oltre che del segretario del Circolo Che Guevara, Giorgio Cislaghi, attorno alla questione della gestione dei rifiuti. Eppure, a loro giudizio, di motivi per tenere ben desta l'attenzione su questo tema ce ne sarebbero molti, tutti riconducibili al “peccato originale”: il mancato avvio della raccolta differenziata.
I RIFIUTI A DELICETO COSTANO 400MILA EURO. Coadiuvati da una serie di dati raccolti, i tre hanno approfondito nuove e vecchie problematiche non affrontate o perlomeno mai risolte. A partire dall'emergenza sfiorata nei giorni scorsi a causa dell'esaurimento della discarica che ha reso necessario conferire a Deliceto i residui urbani della città di Foggia. “Fatti due conti – affermano - tutto ciò costerà circa 400mila euro in un mese tra costi di conferimento e di viaggio. Chi pagherà? Difficile che ad accollarsi gli oneri sarà l'Amiu”. Ma, soprattutto, fa notare Cislaghi “le discariche non si riempiono all'improvviso. Le quantità di rifiuti giornaliere sono costanti, a Foggia si aggirano su circa 5mila tonnellate. È facile prevedere in che tempi una discarica arrivi al collasso.eppure non si fa nulla per evitarlo”. Allora a chi giova l'emergenza? L'accusa di Rizzi è precisa: “Si tratta di una strategia voluta: generare emergenze è un modello economico per praticare l'illegalità”.
I COSTI E LA DISCARICA AGECOS. Inspiegabile, poi, che nessuno abbia da ridire sui costi di gestione lievitati dai 18 milioni di euro del 2009 ai 28 milioni attuali. Costi a cui di recente si è aggiunto il milione di euro pagato all'Agecos per l'acquisto di una discarica già esaurita “senza che sia stato mai mostrato – fa sapere Sciagura – alcun progetto per la bonifica del sito nonostante siano state fatte ripetute richieste in questo senso. Un'evenienza che fa pensare alla totale mancanza di un piano". "Sarà la collettività - gli fa eco Rizzi - che molto probabilmente sarà chiamata ad accollarsi i costi di bonifica".
OSTACOLI PER LA DIFFERENZIATA. L'argomento principe, tuttavia, resta quello della raccolta differenziata ferma al palo con percentuali che oscillano attorno al 10% nonostante i mirabolanti annunci dei mesi passati. “Come si fa a credere che possano passare sette mesi solo a cercare di capire come trasferire cinque mezzi compattatori dal Comune ad Amiu – si chiede Cislaghi (occorre trasferire i mezzi ad Amiu acquistati dal Comune ndr). Basterebbero cinque minuti presso un'agenzia pratiche auto per ottenere la consulenza necessaria. Temo, piuttosto, che si tratti di atteggiamenti ostruzionistici voluti, anche perchè a Palazzo di città non hanno ancora le idee chiare sul futuro”.
I VANTAGGI DEL PORTA A PORTA. Il riferimento è al fatto che a Corso Garibaldi qualcuno nei mesi scorsi aveva messo in dubbio lo stesso affidamento diretto all'Amiu, prorogato solo nei giorni scorsi sino alla fine del 2015. L'assessore all'ambiente Morese, nel corso dell'incontro in Prefettura, tenutosi la scorsa settimana, ha fatto finalmente sapere di aver sciolto la riserva a favore di Amiu.
Nel frattempo, però, si è perso del tempo prezioso e a guadagnarci è stata tutta l'industria che vive sul ciclo dei rifiuti non riciclati. "A scoraggiare l'avvio della raccolta differenziata - continua Cislaghi - si dice siano i costi di raccolta più elevati. Tuttavia, va mutato l'approccio e occorre avere una visione a lungo termine. L'introduzione di una raccolta porta a porta, oltre ad avere effetti positivi sull'occupazione, consente grossi risparmi sui costi di smaltimento in discarica oltre che sull'ecotassa regionale".