Colpo al "Proshop" di via Gioberti: in manette baby-rapinatori poco più che 16enni

Giovanissimi ed incensurati. Sono i baby rapinatori arrestati nella serata di ieri dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Foggia. Entrambi minorenni foggiani, entrambi 16enni, avevano appena compiuto una rapina a mano armata in danno del “Proshop - Jolly” in via Gioberti, a Foggia.

IL FATTO. Gli stessi, intorno alle otto, con il volto coperto con passamontagna ed uno di loro impugnando una pistola, si sono introdotti all'interno dell'esercizio commerciale e, mentre uno con la pistola minacciava i presenti - tra cui il titolare, una commessa ed alcuni clienti - l’altro afferrava il denaro contenuto nel registratore di cassa. La rapina durava soltanto pochi secondi, trascorsi i quali i due baby rapinatori si davano alla fuga ma, percorsi pochi metri, incrociavano una pattuglia dei carabinieri in servizio in zona.

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I militari hanno inseguito e bloccato i due giovani poco dopo, in via De Marco De Viti, dove il ragazzo armato si è disfatto dell'arma lanciandola a terra. Sottoposti a perquisizione i due giovani venivano trovati ancora in possesso dell’incasso della rapina, circa 400 euro, che veniva restituito al titolare del negozio rapinato, e di un passamontagna con due buchi all’altezza degli occhi.

L'INTERVENTO. Veniva poi recuperata l’arma utilizzata, rivelatasi essere una pistola giocattolo modello revolver privata del tappo rosso, tanto da potere essere scambiata per un’arma vera, e dell’altro passamontagna. L’arma è stata ritrovata poco dopo, incastrata dietro il pneumatico di un’automobile parcheggiata poco distante. Per ritrovare l’arma, la strada è stata chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia per alcuni minuti. Accompagnati in caserma, i ragazzi hanno ammesso le proprie responsabilità, tra l’incredulità e lo sgomento dei genitori. I due sono stati accompagnati all’istituto minorile “Fornelli” di Bari, mentre tutto l’incasso è stato riconsegnato al titolare dell’attività. I militari stanno verificando la possibile partecipazione alla rapina di una terza persona.