“Commercio e turismo: non c'è alcun segnale di ripresa. Chiudono i ristoranti, ancora in crisi abbigliamento e sigarette elettroniche”. Il nuovo, ennesimo allarme sulla situazione imprenditoriale e lavorativa della Capitanata lo lancia Confesercenti, che rende noti i dati della provincia di Foggia elaborati dall’Osservatorio Confesercenti. Dati che confermano che “il saldo tra aperture e chiusure d’impresa nei settori del Commercio al dettaglio e del Turismo è stato ancora una volta negativo”.
GIU’ LE VENDITE AL DETTAGLIO Non va dimenticato che un’emorragia di imprese nel commercio e nel turismo si era registrata già nei primi mesi del 2014. Ed adesso il trend non sembra essere cambiato. “In Capitanata, il prezzo più salato di questa situazione lo pagano soprattutto i piccoli negozi mentre prosegue in modo inarrestabile l’emorragia di chiusure di attività”. Anche perché “il dato Istat molto negativo sulle vendite al dettaglio di maggio, che segue a quello non meno preoccupante sulla flessione degli ordini della produzione di qualche giorno fa, segnala con evidenza che, in provincia di Foggia, continua la stagnazione dell’economia. Di questo passo l’eventualità di una crescita zero rischia di rafforzarsi pericolosamente”.
SERVE UNA SVOLTA FISCALE Per l’associazione di categoria, quindi, la situazione, per parafrasare una canzone di Adriano Celentano, non è buona. “Attendiamo ora di vedere se lo scenario cambierà con l’ingresso in campo da giugno e luglio del bonus fiscale e dei saldi ma gli elementi di incertezza tuttora presenti fanno temere che le previsioni di consumi praticamente al palo anche nel 2014 potrebbero rivelarsi esatte. C’è bisogno di una svolta fiscale forte, tempestiva e vasta, sostenuta da interventi coraggiosi sulla spesa pubblica”.