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  • Pubblicata il: 16/03/2021 16:47:34

Comune di Foggia, Iaccarino scopre il pianeta Terra: “Dimissioni di massa!”

Su Facebook, la proposta dell’ex Presidente del Consiglio

“Oggi serve un atto di coraggio: dimissioni di massa! Io ci sono”.

“SINDACO NON VIVE SULLA TERRA”. Lo scrive sulla sua bacheca Facebook, l’ex Presidente del Consiglio Leonardo Iaccarino: una proposta a lettere maiuscole che vuole avere anche la pretesa di un’invocazione, persino di un invito a unire le forze, una sorta di chiamata alle armi. Ovviamente, nel mirino c’è sempre l’ormai nemico ufficiale Franco Landella, come conferma l’apertura del post in questione: “Non credo sia il caso di insistere nel chiedere le dimissioni di un sindaco che non vive più sul pianeta terra!”.

DIO C’E’. Un’uscita di scena prima che sia troppo tardi, dunque, e questo dopo gli ultimi scambi di “cortesie” avvenuti a mezzo stampa o social, compreso quel “Dio c’è” pubblicato sempre da Iaccarino dopo la notizia dell’insediamento della Commissione che valuterà la mafiosità del Comune. L’accusa, tutt’altro che velata – visto quel “codardo dimettiti!” pubblicato qualche giorno fa – è quella di voler restare aggrappato alla poltrona di Primo Cittadino e di provare ad addossare colpe e individuare nemici prima del fischio finale – da qui a tre mesi, il tempo delle valutazioni da parte degli organi preposti.

POLTRONE E DIGNITA’. Un’accusa che però, preme ricordarlo, arriva da una persona che, per provare a mantenere la sua di poltrona – quella di Presidente del Consiglio – ha praticamente bloccato i lavori di un intero Comune per quasi due mesi, con tanto di appello al Tar della Puglia dopo aver ricevuto il benservito dai colleghi d’assise. A partita persa quindi, dopo gli arresti illustri di Corso Garibaldi e il rischio più che concreto di infiltrazioni mafiose, Leonardo Iaccarino si è convinto: l’Amministrazione attuale non ha più ragione d’esistere e il sindaco Franco Landella deve farsi da parte e liberare la città. È, persino, pronto alle dimissioni di massa… Vuoi vedere che in tema di dignità gli ultimi alla fine saranno i primi?

di Redazione