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  • Pubblicata il: 13/05/2013 14:11:05

Comune e Confcommercio: una campagna comunicativa contro la contraffazione

Per il consumatore fino a mille euro di multa

Una campagna comunicativa e un messaggio diretto al consumatore. Saranno queste le misure principali esito dell’accordo di questa mattina stipulato tra il Comune di Foggia e la Confcommercio. Un protocollo d’intesa volto a contrastare la contraffazione nei vari settori commerciali, siglato dal Sindaco Gianni Mongelli e dal Presidente delle associazioni di categoria foggiane, Damiano Gelsomino. La stipula è avvenuta nel corso di una tavola rotonda, che si è tenuta a Palazzo di città.  
MILLE EURO DI MULTA ANCHE PER CHI ACQUISTA. L’idea è quella di ricordare alla cittadinanza che acquistare prodotti contraffatti costituisce reato, con il rischio di una sanzione anche di 1.000,00 euro. Questo il cuore della campagna che presto prenderà il via e che, a dire del sindaco di Foggia, non è da intendersi come un semplice “atto formale, ma come un’azione concreta, con i risultati che saranno verificati con un report mensile”. Alla firma del protocollo era presente anche l’assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale del comune di Foggia Franco Arcuri, il quale, a tal proposito, ha ricordato che dopo il periodo di formazione per 25 agenti di Polizia Municipale è possibile passare alla fase operativa
CI SONO ANCHE I CONTROLLI. Alla mera campagna informativa inoltre, verrà affiancata l’opera degli agenti, come espresso dal comandante della Polizia Municipale Romeo Delle Noci, il quale ha fatto il punto si dati relativi alle attività di prevenzione e repressione del fenomeno della vendita di prodotti contraffatti. “Dall’inizio del 2013 – ha specificato il Comandante – abbiamo sequestrato oltre 5.000 pezzi contraffatti e ogni giorno continua la nostra attività. Ieri, ad esempio, da una operazione di controllo in pieno centro sono stati sequestrati 350 supporti audiovisivi e videogiochi e 15 orologi”. Le verifiche non riguarderanno solo gli ambulanti, in particolar modo gli abusivi, ma anche le attività commerciali fisse.

di Redazione