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  • Pubblicata il: 03/01/2020 15:45:35

Concerto di Capodanno, la sfortunata coincidenza: Vaccaro premiato mentre fuori uccidono

Avrebbe preferito un evento più “tranquillo”. E invece, il procuratore capo presso il Tribunale di Foggia, Ludovico Vaccaro, ha dovuto dividere la scena serale con un omicidio.

IL PREMIO. “La gente di Foggia saprà reagire restituendo a questo territorio il giusto ruolo in ambito regionale e nazionale” è stato, in sintesi, il suo messaggio lanciato dal palco del Teatro Giordano, ricevendo dall’associazione Daunia Classica il Premio Città di Foggia. Un riconoscimento dato al personaggio dell’anno che si è distinto anche per meriti umanitari. “Vaccaro ha dimostrato in modo continuativo di tenerci alla sua città offrendo continui stimoli per reagire anche al disagio economico ed occupazionale. Una fragilità sociale che consente un radicamento della criminalità”, ha sottolineato Enrico Salerno, presidente dell’associazione Daunia Classica. Ieri sera al teatro Giordano di Foggia la consegna della targa e della medaglia d’oro al Procuratore Vaccaro alla presenza del sindaco di Foggia Franco Landella.

C'E' MUSICA E MUSICA. Subito dopo la cerimonia spazio alla musica. Per il Concerto di Capodanno con un repertorio vasto portato in scena dall’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal maestro Giovanni Minafra, in un concerto arricchito dal soprano Liacarmen Maiorino e dal tenore Nazareno Darzillo. Ma a distanza di poche centinaia di metri un altro suono aveva allertato la cittadinanza: quello degli spari in viale Candelaro. Con il primo omicidio dell’anno. E così il procuratore si è goduto poco e niente il suo premio e si è subito (ri)messo al lavoro. Mentre nel chiuso del teatro comunale si brindava alla legalità, fuori si esplodevano colpi (e botti) di criminalità e delinquenza. Nessuna colpa o responsabilità del procuratore, ovviamente. Ma solo una singolare e sfortunata coincidenza che suona come un ulteriore campanello d’allarme. C’è ancora tanta strada da fare e quel premio, Ludovico Vaccaro, deve intenderlo solo come un traguardo volante. Come quelli che nel ciclismo danno gli abbuoni. Per vincere la tappa e il Giro, però, purtroppo la strada è ancora lunga. E il percorso è in salita. Servono tanti gregari. O forse, serve essere tutti gregari.

di Redazione