Condannato a 5 anni e 5 mesi usuraio di San Severo: un'altra vittoria della Fondazione Buon Samaritano
Cavaliere: "Fondamentale la collaborazione delle vittime"
"Ancora una pesante condanna per usura, dove determinante è stata la collaborazione della vittima e nella quale sono state accolte le richieste della Fondazione Buon Samaritano", è quanto fa sapere, con rinnovata fiducia e soddisfazione, Pippo Cavaliere, presidente della fondazione foggiana a sostegno delle vittime di usura.
LA CONDANNA. La Prima Sezione Penale del Tribunale di Foggia, infatti, presieduta dal giudice Antonio Palumbo, ha emesso una dura condanna per il reato di usura, accogliendo così le richieste del pubblico ministero e delle parti offese, tra cui la Fondazione antiusura Buon Samaritano, rappresentata dagli avvocati Enrico Rando ed Andrea D'Amelio.
L'usuraio, di San Severo, è stato così condannato alla pena di cinque anni e cinque mesi, dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, oltre a subire la confisca di beni e somme di denaro per un importo di 72mila euro.
IL SOSTEGNO DELLA FONDAZIONE BUON SAMARITANO. Anche in questa circostanza la fondazione non ha esitato a costituirsi parte civile al fine di tutelare chi è vittima del devastante fenomeno usurario e di salvaguardare un diritto costituzionale, la dignità dell'essere umano nella sua dimensione sociale.
LA VICENDA. Nel caso in questione, la vittima, in difficoltà a fronteggiare il pagamento delle rate di un mutuo ipotecario ed uno agrario, era stato costretto a ricorrere ad un prestito usurario di 30mila euro, in due tranche di 15mila euro ciascuna, a fronte del quale gli venne imposto un rimborso con rate mensili di 6mila euro al mese per soli interessi, pari al 20% mensile, 240% all'anno. Dopo pochi mesi iniziano le prime difficoltà per la corresponsione degli interessi mensili, e così la vittima si rivolge nuovamente all'usuraio che gli concede un altro prestito di 15mila euro, che servono a finanziare gli interessi da versare nei mesi successivi, che però ora ammontano a 9mila euro al mese, lasciando però immutata la quota capitale da restituire.
"FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE DELLE VITTIME". "La vicenda - sottolinea Cavaliere - rappresenta l'ennesima dimostrazione che la collaborazione dei cittadini costituisce la migliore forma di contrasto al dilagante fenomeno criminale".
L'APPREZZAMENTO ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA E ALLE FORZE DELL'ORDINE. "La Fondazione - conclude il suo presidente - esprime infine il suo più vivo apprezzamento all'autorità giudiziaria ed alle forze dell'ordine per il prezioso servizio reso alla collettività".