Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 06/06/2014 08:45:04

Confronto sospeso, Marasco: "Occasione sciupata", Landella: "Ho subìto offese"

I commenti dei due candidati sindaco

È finita con Augusto Marasco che dava dell’ignorante a Franco Landella - “Non ti sai esprimere in italiano” – e il candidato del centrodestra che replicava: “Sei un fallito”: In mezzo c’erano una serie di battute e provocazioni, fino alla decisione degli organizzatori del confronto pubblico – la redazione di Teleblu – di sospendere il confronto, dopo ripetuti scontri verbali tra i candidati e i rispettivi supporter.
 
IL COMMENTO DI MARASCO. E meno male che doveva essere un incontro all'insegna della sobrietà, alla vigilia del lutto cittadino che sarà celebrato nella giornata di oggi. SScesi dal ring, i due candidati sindaco sono tornati immediatamente sulla questione. Poche ora di riflessione e poi la nota di Augusto Marasco: “Le provocazioni, da qualsiasi parte provengano, sciupano le occasioni di confronto offerte dalla democrazia. Così – scrive il candidato di centrosinistra - oggi, è stata sciupata l’opportunità del confronto sul ballottaggio di domenica 8 giugno, organizzato nell’Aula consiliare di Palazzo di Città da Teleblu, che ringrazio per il lavoro che ha svolto. Mi scuso per le intemperanze di cui mi riferiscono si sono resi protagonisti alcuni miei sostenitori e per non aver saputo tollerare oltre lo stile offensivo degli argomenti con cui Franco Landella ha, per l’ennesima volta, condotto il confronto”.
LA REPLICA DI LANDELLA. Immediata la replica di Landella: “I supporter di Augusto Marasco – evidenzia il candidato sindaco di centrodestra - confondono la passione politica con le ingiurie e le minacce. Lo spettacolo che hanno offerto oggi, nel corso della registrazione della trasmissione “Municipia” dell’emittente Teleblu svoltasi nell’Aula consiliare di Palazzo di Città, è sinceramente preoccupante. Così come è preoccupante che il mio avversario non sia in grado di selezionare i sostenitori che lo accompagnano nelle trasmissioni televisive o che, peggio, non li conosca. Ad Augusto Marasco faccio notare che gli argomenti da me usati nel confronto sono rimasti all’interno della sfera politica e non hanno mai invaso quella personale. Capisco che Marasco sia infastidito dal doversi assumere la responsabilità politica dei dieci fallimentari anni di governo cittadino della sua coalizione. Ma voglio ricordargli, nel caso lo ignorasse o fingesse di dimenticarlo, che oggi lui non è un semplice architetto, ma un candidato sindaco, leader di quel centrosinistra che governa Foggia da ormai dieci anni. Dunque l’ex assessore comunale all’Urbanistica ha il dovere morale e politico di rendere conto alla città di ciò che in sino ad oggi non è stato fatto, dal momento che i partiti e gli uomini che sono al suo fianco sono esattamente coloro i quali hanno ricoperto i ruoli di assessori e consiglieri di maggioranza in questo lungo decennio, portando Foggia nel buio in cui si trova. A questo mio rilievo politico Marasco ha risposto – lui sì – con l’offesa e l’insulto personali, che non mi paiono propriamente argomentazioni di carattere politico. Se sono questi gli unici strumenti a sua disposizione, ne prendo atto. Ma gli consiglio di trovarne qualcuno un po’ più solido”.

di Redazione