La protesta dei lavoratori della Foggia Servizi, irrotti veementemente in aula, ha decretato la sospensione del Consiglio comunale di questa mattina, infine rinviato a venerdì prossimo per mancanza di numero legale dei consiglieri. Durante l'interruzione dell'assemblea alcuni rappresentanti dell'amministrazione hanno così incontrato i lavoratori della Foggia Servizi, tornati all'attacco per chiedere di essere assorbiti in toto come dipendenti del Comune. Ma la via di risoluzione a questo persistente problema è già tracciata dalla giunta: solo un appalto esterno potrà garantire il lavoro a tutti. Il sindaco Mongelli ha infatti già presentato una proposta di delibera e il documento è stato depositato in ragioneria, dove si attende l'avallo per la copertura finanziaria. Il presidente del consiglio comunale, Raffaele Piemontese, ha quindi fissato un consiglio comunale ad hoc, fissato come detto, al 14 marzo prossimo, in cui l'amministrazione proseguirà il dibattito politico, oltre che sull'affaire Foggia Servizi, anche sull'ordine del giorno previsto per oggi: tra i punti la nuova nomina dei revisori dei conti, contestata dai banchi dell'opposizione, e il piano sociale di zona, su cui si preannuncia una discussione infuocata. In ballo ci sono 16 milioni di euro, destinati, tra gli altri scopi, alla realizzazione di servizi per l'accoglienza e l'integrazione che l'amministrazione intenderebbe dare in gestione ad alcune associazioni impegnate nel settore.
Il consigliere d'opposizione Bruno Longo, ha dunque ribadito stamattina, a margine del consiglio comunale, che sulla questione, venerdì sarà battaglia in aula: "Siamo pronti a contestare in ogni punto il piano sociale di zona, non possiamo concepire la spesa di 16 milioni di euro per situazioni che non attengono alla vere emergenze della città. Vorrei che prima degli extra-comunitari e dei rom - picca Longo - si prendessero in seria considerazione le sacche di povertà e di miseria che abbiamo in città, con case fatiscenti, con persone foggiane sfrattate, con persone che a causa della crisi hanno perso il posto di lavoro."
La protesta dei lavoratori della Foggia Servizi, irrotti veementemente in aula, ha decretato la sospensione del consiglio comunale di questa mattina, infine rinviato a venerdì prossimo per mancanza di numero legale dei consiglieri: tattica della diserzione che il consigliere d'opposizione e futuro candidato sindaco del centro-destra, Franco Landella, ha attribuito alla maggioranza bollandola ancora una volta come "irresponsabile".
(LEGGI LE DICHIARAZIONI DI LANDELLA)
Durante l'interruzione dell'assemblea alcuni rappresentanti dell'amministrazione hanno dunque incontrato i lavoratori della Foggia Servizi, tornati all'attacco per chiedere di essere assorbiti in toto come dipendenti del Comune.
UN APPALTO ESTERNO PER LA "FOGGIA SERVIZI". Ma la via di risoluzione a questo persistente problema è già tracciata dalla giunta: solo un appalto esterno potrà garantire il lavoro a tutti. Il sindaco Mongelli ha infatti già presentato una proposta di delibera e il documento è stato depositato in ragioneria, dove si attende l'avallo per la copertura finanziaria.
SARA' CONSIGLIO INFUOCATO SUL PIANO SOCIALE DI ZONA. Dopo il rinvio di questa mattina, il presidente del consiglio comunale, Raffaele Piemontese, ha quindi fissato una nuova seduta consiliare ad hoc, programmata, come detto, per il 14 marzo prossimo. Consiglio in cui l'amministrazione proseguirà il dibattito politico, oltre che sull'affaire Foggia Servizi, anche sull'ordine del giorno di oggi: tra i punti, la nuova nomina dei revisori dei conti, contestata dai banchi dell'opposizione, e il Piano Sociale di Zona, su cui si preannuncia una discussione infuocata. In ballo, infatti, ci sono 16 milioni di euro, destinati, tra gli altri scopi, alla realizzazione di servizi cittadini per l'accoglienza e l'integrazione che l'amministrazione intenderebbe dare in gestione ad alcune associazioni impegnate nel terzo e nel quarto settore.
LONGO: "DAREMO BATTAGLIA, PRIMA I PROBLEMI DI FOGGIA, POI GLI EXTRA-COMUNITARI". Il consigliere d'opposizione Bruno Longo, ha dunque ribadito stamattina, a margine del consiglio comunale, che sulla questione, venerdì, sarà battaglia in aula: "Siamo pronti a contestare in ogni punto il Piano Sociale di Zona, non possiamo concepire la spesa di 16 milioni di euro per situazioni che non attengono alla vere emergenze della città. Vorrei che prima degli extra-comunitari e dei rom - picca Longo - si prendessero in seria considerazione le sacche di povertà e di miseria che abbiamo in città, con case fatiscenti, con foggiani sfrattati o che, a causa della crisi, hanno perso il posto di lavoro."