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  • Pubblicata il: 23/01/2014 16:36:05

Continua la caccia illecita nel Parco Nazionale del Gargano: uccise 28 anatre

Oasi Lago salso, l'intervento delle Guardie Ambientali

È stata scoperta un’attività di bracconaggio all’interno dell’area protetta di Oasi Lago Salso, dove un cacciatore aveva già ucciso 28 anatre di varie specie, quali germani, canapiglie e alzavole.
LA SCOPERTA DEGLI ANIMALI. Le guardie, durante un’attività di controllo sono giunti sul punto dell’attraversamento, in corrispondenza della immissione a Sciale degli Zingari, dove hanno trovato una sorta di imbarcadero e tra le cannucce hanno intravisto 2 sacchi, un secchio di plastica e altri involucri.
VENTOTTO ESEMPLARI UCCISI. All’interno dei due sacchi erano state sistemate le anatre appena cacciate, in tutto 28 esemplari, ancora caldi e sanguinanti. Inoltre, nel contenitore di plastica c’era un richiamo artigianale in legno per anatre, un giubbotto mimetico e una busta contenente 97 cartucce da caccia calibro 12.
UN DATO PREOCCUPANTE. Il dato preoccupante che emerge è che la caccia di anatre si stava compiendo all’interno dell’area naturalistica compresa nel Parco nazionale del Gargano e considerata la più importante zona umida dell’Italia meridionale, dove in passato si sono registrati altri episodi di caccia e pesca di frodo, abbandono di rifiuti e incendi dolosi.
IL CORPO FORESTALE. Queste azioni illegali si continuano a verificare nonostante la presenza del corpo forestale dello stato, operativo da marzo 2013, il cui compito è di vigilare su circa 17mila ettari integralmente sottoposti a misure di salvaguardia, tutela e conservazione imposte dal Parco nonché dalle direttive comunitarie ‘habitat’ e ‘uccelli’.

di Redazione