LA VICENDA. Un paio di giorni fa, l’ultimo episodio: agenti della Polizia di
Stato del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia hanno fermato due
giovani, intorno alle 9 di mattina, a bordo di un ciclomotore privi di casco. Gli
agenti hanno intimato l’alt, ma i due passeggeri sono fuggiti ad alta velocità
nonostante le condizioni del traffico proibitive. I due hanno cominciato a zigzagare
tra le auto incolonnate, pericolosamente, mettendo a repentaglio la propria e
l’altrui incolumità. L’inseguimento è proseguito per diverse strade della città
e quando i fuggitivi hanno poi imboccato Via Natola controsenso, a causa
dell’alta velocità, hanno perso il controllo e sono caduti a terra. Dai primi accertamenti, è risultato
che il conducente fosse privo di patente, mentre il motorino, senza assicurazione e mancante di revisione, è stato sottoposto a sequestro. I due
giovani sono stati accompagnati in ufficio per procedere all’esatta
identificazione e alle contestazioni del caso.
I CONTROLLI. Ulteriori accertamenti sul motorino hanno
permesso di accertare che lo stesso aveva il numero di telaio contraffatto,
pertanto il conducente è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione
e resistenza a Pubblico Ufficiale, inoltre venivano elevate 11
contestazioni al Codice della strada. Il passeggero è stato denunciato per
il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e contravvenzionato per il mancato uso del casco.
LE MINACCE. Dopo poco si è presentato in Questura
il padre del giovane conducente fermato, il quale ha inveito contro gli agenti
operanti, minacciandoli. Alla luce dei fatti anche il
genitore è stato deferito per oltraggio e minacce a Pubblico
Ufficiale.