Coronavirus, la Finanza sequestra a Foggia 26mila mascherine non idonee
I finanzieri della Compagnia di Foggia, dopo aver monitorato alcuni flussi in
arrivo dall’estero di materiale sanitario, hanno effettuato un controllo presso un esercizio al
dettaglio di articoli igienico – sanitari del capoluogo, dove hanno rinvenuto nella disponibilità
del commerciante 26.000 mascherine monouso e 500 visiere protettive in plastica dichiarate
come dispositivi di protezione individuale.
Gli approfondimenti svolti dai finanzieri sulla documentazione sottostante l’importazione e sulla
regolarità dei prodotti rispetto alle disposizioni domestiche ed europee vigenti, hanno fatto
emergere che i dispositivi, destinati alla vendita diretta, erano privi non solo del sistema di
verifica della conformità alle regole dell’Unione europea sulla sicurezza dei prodotti, ma
mancanti di qualsiasi forma, anche tentata, di regolarizzazione nazionale, rendendo, pertanto
quei dispositivi di protezione non conformi, dunque non sicuri e potenzialmente pericolosi per
chi li avrebbe indossati con l’intento di proteggersi dal rischio di contagio.
LE SANZIONI. Per le violazioni constatate sono stati sequestrati tutti i 26.500 dispositivi, tra mascherine e
visiere protettive in plastica, del valore commerciale di circa 30 mila euro. Peraltro, il titolare
dell’attività commerciale, segnalato alla competente Autorità amministrativa, rischia sanzioni
pecuniarie superiori ai 48 mila euro.