Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 30/05/2022 23:05:59

Tra passato e presente, Agnelli: "La retrocessione col Foggia? Dolore incredibile anche per le critiche..."

Ospite della trasmissione “Calciamo lo Sport”, curata dai giornalisti-studenti de IlSottosopra, l'ex-calciatore del Foggia Cristian Agnelli è tornato dopo quasi tre anni a parlare della sua esperienza in maglia rossonera.

UN DOLORE INCREDIBILE. Nel programma, andato in onda sui canali social de IlSottosopra e Foggia Città Aperta, Agnelli è tornato sul suo ultimo anno in rossonero dicendo “è rimasto in me un dolore incredibile dopo quella brutta retrocessione per via delle critiche che mi hanno accerchiato. Non è stato facile, siamo stati senza società quasi tutto l'anno, una squadra lasciata allo sbando, è un ricordo ancora molto brutto che porto nel mio cuore”.

I COMPAGNI. Tra gli “amici di squadra” più forti con cui ha giocato a Foggia Agnelli ha citato Antonio Vacca, “una personalità spiccata, entrava in campo giocava come se lo stese facendo con i suoi compagni sotto casa”, Oliver Kragl “una facilità di esprimersi e una forza abbinata alla tecnica ineguagliabili, forse poteva fare di più”, oltre a loro anche Vincenzo Sarno e Pietro Iemmello. Commentando la promozione in serie A del Monza di Stroppa Agnelli ha parlato di un mister importante, che ha voluto bene al Foggia come il suo predecessore De Zerbi.

CERIGNOLA. Agnelli quest'anno ha vinto il campionato di Serie D con il Cerignola, ma la squadra è ancora impegnata nella poule scudetto e non c'è ancora stata l'occasione di parlare con la società, tra l'altra passata da Quarto e Grieco, per un eventuale rinoovo, in ogni caso gli piacerebbe restare a Cerignola e l'anno prossimo poter giocare allo Zaccheria.

LO ZACCHERIA. “Lo stadio - ha commentato l'ex capitano rossonero - è sempre stato un valore aggiunto, in particolare tra le partite più belle quelle dei play off nell'anno di De Zerbi contro Alessandria, Lecce e Pisa, e poi l'anno dopo quella contro il Melfi in cui si festeggiava la promozione ottenuta a Fondi, per non parlare di tutte le volte che migliaia di tifosi hanno seguito la squadra in trasferta, tra queste quelle di Cesena e Parma”.

I MOMENTI NEGATIVI. Tra i momenti negativi Agnelli cita la pressione e le contestazioni, che “a volte potevano aiutare, altre non facevano bene. Io ho sempre cercato di tenere la squadra isolata, come è stato anche alla fine. Io ricordo ancora lo striscione 'traditore' e non ancora lo mando giù, parole troppo forti per chi come per chi come me ha cercato solo il bene del Foggia e dei foggiani”.

di Sandro Simone