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  • Pubblicata il: 05/03/2019 17:32:59

Foggia, da Creo una mostra collettiva "A prima vista"

“A prima vista”. È questo il titolo della mostra collettiva che si inaugura giovedì 7 marzo nei locali della galleria Creo, in via Lustro 3 a Foggia (ore 19, curatore Angelo Pantaleo), che vedrà protagonisti numerosi artisti: Patrizia Affatato – Fabio Casiero – Luisa Colli – Rosanna Giampaolo – Alfredo Ingino – Veronica Lovati – Mchny – Roberta Morelli – Chicca Ricciardi – Giuseppe Santamaria – Danilo Scopece – Grazia Tavaglione – Daniela Tzvetkova – Ubaldo Urbano – Luciana Vita – Zip – Daria Kirpach. 

LA MOSTRA. Come si legge nel testo critico di Francesca Di Gioia, un "a prima vista" che nell'arte evidentemente può essere sciagurato quanto propizio, valido a determinare le sorti di artisti o movimenti che poi, se storicizzati, potranno confermare o sovvertire l'assunto iniziale. Certo è che nell'approccio delle discipline analogiche, quel generare sensazioni immediate, corrisponde alla risposta senza mediazione nel dialogo diretto tra l'esperienza primaria (del visibile o del sensibile) con l'inconscio. Nel rapporto dialettico tra la dimensione emotiva e la dimensione logico-razionale, quindi nel loro sostanziale equilibrio, si gioca la partita dell'esperienza empatica con l'opera d'arte. La reale partecipazione alla fase creativa dell'artista si lega indissolubilmente alla sua restituzione negli occhi di chi la osserva, con la metodologia "senza sconti" dell'immediata fruizione. Il benessere è parte integrante di questa fase veritiera che immortala come in un frame indelebile le nostre "emozioni su tela", un click emozionale che ha come rispondenza una co-rispondenza, in un fluire generale di stimoli sensoriali che è parte logica ed, al tempo stesso, illogica, del fare artistico e della sua speciale riconoscibilità estetica. Da quel "a prima vista" tutto nasce, ed è lì che tutto si compie; in una naturalità istintiva che contiene in sé già i germi fecondi degli archetipi e del messaggio cosmico. Tutto è perché deve essere, perché già è stato: l'approccio "a prima vista" non comporta dunque un "nascere alla storia" ma un ri-nascere nella coscienza, che sia esso individuale o collettivo.

di Redazione