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  • Pubblicata il: 06/08/2013 15:51:02

Da foggianesimo a "We love Foggia", il nuovo Vendola: fumo negli occhi o redenzione?

Presentati importanti provvedimenti per la Capitanata

Una conferenza stampa monotematica, dedicata a Foggia. Con un titolo ammaliante: “We love Foggia”. Come sembrano lontani i tempi del “foggianesimo”: ora Nichi Vendola si permette anche il lusso di un incontro coi giornalisti in cui dichiara l’amore suo – e della Regione – per la Capitanata. Fumo negli occhi o redenzione? Chissà, intanto Foggia si gode i benefici dei provvedimenti presentati oggi sul dissesto di Marina di Lesina, gli interventi per l’Università di Foggia e per le periferie del capoluogo. Vediamoli nel dettaglio. 
LESINA MARINA. I problemi idrogeologici di Marina di Lesina sono noti: numerose case di abitazione sono costruite su un terreno a rischio per l’infiltrazione di acque che rendono gessosa la roccia sottostante, che potrebbe cedere e far crollare i fabbricati. 16 case sono state già sgomberate, ma sono centinaia a rischio. “Con l’intervento che presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore al Bilancio, il foggiano Leo di Gioia - operiamo una svolta epocale. Cessata la fase commissariale, i poteri sono tornati alla Regione che ha approvato delibere per gestire il problema. La Regione ha affidato al Genio civile di Foggia le schede progettuali, Genio che diventa soggetto attuatore. Abbiamo 16 milioni rivenienti dal Cipe. Monitoreremo così i fabbricati esistenti, con un fascicolo per ogni casa. L’alveo del canale sarà rifatto e sarà realizzata la barriera di protezione, risolvendo così il rischio che corrono 4.000 famiglie in un territorio fortemente antropizzato”.
 
LESINA MARINA. "Lesina è importante almeno come Gallipoli e risolvere i suoi problemi significa tutelare vita e territorio come in tutta la Puglia" ha esordito Vendola. E i problemi idrogeologici di Marina di Lesina sono noti: numerose case di abitazione sono costruite su un terreno a rischio per l’infiltrazione di acque che rendono gessosa la roccia sottostante, che potrebbe cedere e far crollare i fabbricati. 16 case sono state già sgomberate, ma sono centinaia a rischio. “Con l’intervento che presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore al Bilancio, il foggiano Leo di Gioia - operiamo una svolta epocale. La Regione ha affidato al Genio civile di Foggia le schede progettuali, Genio che diventa soggetto attuatore. Abbiamo 16 milioni rivenienti dal Cipe. Monitoreremo così i fabbricati esistenti, con un fascicolo per ogni casa. L’alveo del canale sarà rifatto e sarà realizzata la barriera di protezione, risolvendo così il rischio che corrono 4.000 famiglie in un territorio fortemente antropizzato”.
UNIVERSITA’.” Con la delibera che abbiamo approvato da pochissimo in giunta – ha spiegato Di Gioia - avviamo l’integrazione dei corsi tra Politecnico e Ateneo di Foggia, finanziando con 2,5 milioni di euro l’avvio del dipartimento interuniversitario di ingegneria. Perché il futuro è l’integrazione dei sistemi di ateneo, per valorizzare le diverse competenze. Penso alle eccellenze dell’ateneo di Foggia che vede Agraria e lo sviluppo di Medicina che potrebbero integrarsi con il neonato dipartimento intereateneo Bari-Foggia, per i rapporti con le aree industriali presenti sul territorio: Alenia, il polo motoristico e ggli stabilimenti agroalimentari. Anticipiamo così quello che è stato programmato nel piano regionale della ricerca. Adesso aspettiamo la validazione da parte del Ministero dell’Università per far partire i punti organico, con l’assunzione di ricercatori che possano far partire l’offerta formativa. C’è già un bacino di mille studenti della vecchia sede decentrata. L’autosufficienza è dunque possibile ed è un altro tassello per lo sviluppo dell’ateneo di Foggia.
Vendola ha accusato il “pregiudizio leghista” che c’è nei confronti dell’università di Foggia: “classificare gli atenei senza tener conto della loro giovane età è un giochetto sporco. Invece ci si accorge della loro crescita: ci rammarichiamo di dover intervenire noi come Regione invece che con i soldi di Roma, da dove arrivano solo tagli demenziali”.
UNIVERSITA’ E PREGIUDIZI LEGHISTI. ”Con la delibera che abbiamo approvato da pochissimo in giunta – ha spiegato Di Gioia - avviamo l’integrazione dei corsi tra Politecnico e Ateneo di Foggia, finanziando con 2,5 milioni di euro l’avvio del dipartimento interuniversitario di ingegneria. Perché il futuro è l’integrazione dei sistemi di ateneo, per valorizzare le diverse competenze. Penso - prosegue Di Gioia - alle eccellenze dell’ateneo di Foggia che vede Agraria e lo sviluppo di Medicina che potrebbero integrarsi con il neonato dipartimento intereateneo Bari-Foggia, per i rapporti con le aree industriali presenti sul territorio: Alenia, il polo motoristico e gli stabilimenti agroalimentari. Vendola ha accusato il “pregiudizio leghista” che c’è nei confronti dell’università di Foggia: “classificare gli atenei senza tener conto della loro giovane età è un giochetto sporco. Invece ci si accorge della loro crescita: ci rammarichiamo di dover intervenire noi come Regione invece che con i soldi di Roma, da dove arrivano solo tagli demenziali”.
DEMANIO – B.GO CROCI. Per la realizzazione del Pirp (piano riqualificazione periferie) di Foggia la Regione ha ceduto tre ettari del vecchio sistema dei tratturi. Sono stati regalati al Comune per la realizzazione di case popolari e la riqualificazione del quartiere di Borgo Croci. Il Pirp di Borgo Croci è a sua volta finanziato con fondi regionali per 4 milioni di euro. “Oggi – ha concluso Vendola – per Foggia abbiamo presentato un intervento che può essere definito di ortopedia per una città che a volte è claudicante, come per il caso di Borgo Croci, e un intervento di cardiochirurgia come per il caso dell’Università. Perché l’intervento su cultura e ricerca è un intervento al cuore della città. Le città che non curano cultura e formazione rischiano invece l’infarto. ‘We love Foggia’ è un atto di amore verso questa città”.
 
DEMANIO – BORGO CROCI. Per la realizzazione del Pirp (piano riqualificazione periferie) di Foggia la Regione ha ceduto tre ettari del vecchio sistema dei tratturi. Sono stati regalati al Comune per la realizzazione di case popolari e la riqualificazione del quartiere di Borgo Croci. Il Pirp di Borgo Croci è a sua volta finanziato con fondi regionali per 4 milioni di euro. “Oggi – ha concluso Vendola – per Foggia abbiamo presentato un intervento che può essere definito di ortopedia per una città che a volte è claudicante, come per il caso di Borgo Croci, e un intervento di cardiochirurgia come per il caso dell’Università. Perché l’intervento su cultura e ricerca è un intervento al cuore della città. Le città che non curano cultura e formazione rischiano invece l’infarto. ‘We love Foggia’ è un atto di amore verso questa città”.

di Redazione