Lo "sgarro" ai lavoratori pendolari all'Incoronata: lasciano auto alla stazione, le ritrovano distrutte
Denuncia Fismic: vetri rotti e cruscotti divelti
Una spiacevole sorpresa per i lavoratori pendolari che ogni giorno devono raggiungere la zona industriale di Foggia (Alenia, Fpt Power Train etc.) dalla stazione ferroviaria di Borgo Incoronata: auto semidistrutte, con vetri rotti, cruscotti divelti e altri danni.
LE DENUNCE. La denuncia arriva dalla FISMIC, che torna a occuparsi della vicenda, già evidenziata qualche mese fa: “Da tempo abbiamo denunciato questo stato di abbandono in cui versa la zona industriale della città capoluogo e la situazione di disagio dei lavoratori pendolari - spiega il Coordinatore Fismic di Foggi, Antonio Zenga - e l'unica risposta che abbiamo ricevuto sono questi ultimi atti vandalici”.
I DISAGI. Questi lavoratori, circa una quarantina, vivono una enorme situazione di disagio per raggiungere l'area industriale di Foggia: sono costretti, infatti, a utilizzare la stazione Incoronata e da lì proseguire con delle auto proprie (che durante la notte restano incustodite), verso le aziende in cui si lavora, sfidando il torrente Antico Cervaro e costeggiando una enorme discarica a cielo aperto – denuncia la Fismic -, dal momento che non ci sono mezzi pubblici e che il viadotto di attraversamento della zona Asi, costruito appositamente per questo motivo, non è mai stato collaudato. Finora sono risultate “inutili le denunce alle autorità di pubblica sicurezza - spiegano i lavoratori - perché questa trafila si ripete ormai da anni e ci vede sempre più soli e incapaci di trovare una soluzione definitiva al nostro problema di lavoratori pendolari”.
LE RICHIESTE. È per questo che – conclude Zenga - “le istituzioni e la politica devono prendere atto della situazione e interessarsi per la sua immediata risoluzione. Invitiamo chi di dovere a collegare la stazione di Borgo Incoronata con l'area industriale di Foggia, almeno con un autobus al mattino e uno al pomeriggio, per salvaguardare la sicurezza dei lavorato e garantire loro dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro”.