Ad incastrare il ventenne foggiano, Giuseppe Calabrese, pregiudicato per reati contro il patrimonio e possesso di stupefacenti, è stata una perquisizione straordinaria, esito dei controlli periodici effettuati dai Carabinieri nei confronti di soggetti già noti alle forze dell'ordine.
LE ARMI? “LE HO RICEVUTE DA UNA PERSONA DI CANDELARO”. Durante il controllo di ieri infatti, le forze dell'ordine hanno rinvenuto nell'abitazione del ventenne, in Strada del Salice Nuovo, ben tre pistole lanciarazzi con tanto di tromboncino. Il Calabrese deteneva le armi – considerate e catalogate come armi da sparo – in una cassapanca, collocata nella propria camera da letto. Nell’immediatezza dei fatti pertanto, il pregiudicato non era in grado di dare alcuna giustificazione, limitandosi a riferire di averle ricevute da una non meglio identificata persona del quartiere Candelaro. È stato arrestato per detenzione illegale di armi e tradotto presso la Casa Circondariale.
STALKING DAI DOMICILIARI. Sempre durante i controlli straordinari di ieri, finiva nuovamente in manette anche il ventisettenne Michele Di Pietro, di Orta Nova, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Foggia, a seguito delle ripetute violazioni della misura cautelare degli arresti domiciliari cui si trovava sottoposto, accertate dai Carabinieri. Di Pietro, pertanto, stava scontando una pena per i reati di lesioni personali e stalking nei confronti della sue ex fidanzata la quale, lo scorso agosto, aveva subito ripetute aggressioni fisiche da parte dell'uomo. La violenza, come spesso accade in questi casi, è scaturita perché il ventisettenne non si rassegnava alla fine della loro relazione, ed è stata la diretta conseguenza delle ripetute telefonate di minaccia e dei vari sms di uguale entità che hanno preceduto i fatti. Anche durante gli arresti domiciliari poi, il ventisettenne di Orta Nova ha continuato a violare le prescrizioni imposte, cosa che ha fatto intervenire le forze dell'ordine.
Ad incastrare il ventenne foggiano, Giuseppe Calabrese, pregiudicato per reati contro il patrimonio e possesso di stupefacenti, è stata
una perquisizione straordinaria, esito dei controlli periodici effettuati dai Carabinieri nei confronti di soggetti già noti alle forze dell'ordine. Sempre durante gli stessi controlli, è stato raggiunto da una misura di custodia cautelare in carcere anche Michele Di Pietro, a causa delle ripetute violazioni degli arresti domiciliari subiti per il reato di stalking.
LE ARMI? “LE HO RICEVUTE DA UNA PERSONA DI CANDELARO”. Durante il controllo di ieri infatti, le forze dell'ordine hanno rinvenuto nell'abitazione del ventenne, in Strada del Salice Nuovo, ben tre pistole lanciarazzi con tanto di tromboncino. Il Calabrese deteneva le armi – considerate e catalogate come armi da sparo – in una cassapanca, collocata nella propria camera da letto. Nell’immediatezza dei fatti pertanto, il pregiudicato non era in grado di dare alcuna giustificazione, limitandosi a riferire di averle ricevute da una non meglio identificata persona del quartiere Candelaro. È stato arrestato per detenzione illegale di armi e tradotto presso la Casa Circondariale.
STALKING DAI DOMICILIARI. Sempre durante i controlli straordinari di ieri, finiva nuovamente in manette anche il ventisettenne Michele Di Pietro, di Orta Nova, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Foggia, a seguito delle ripetute violazioni della misura cautelare degli arresti domiciliari cui si trovava sottoposto, accertate dai Carabinieri. Di Pietro, pertanto, stava scontando una pena per i reati di lesioni personali e stalking nei confronti della sue ex fidanzata la quale, lo scorso agosto, aveva subito ripetute aggressioni fisiche da parte dell'uomo. La violenza, come spesso accade in questi casi, è scaturita perché il ventisettenne non si rassegnava alla fine della loro relazione, ed è stata la diretta conseguenza delle ripetute telefonate di minaccia e dei vari sms di uguale entità che hanno preceduto i fatti. Anche durante gli arresti domiciliari poi, il ventisettenne di Orta Nova ha continuato a violare le prescrizioni imposte, cosa che ha fatto intervenire le forze dell'ordine.