Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 26/10/2022 20:10:09

“Di volto il volto”, al Palazzetto dell’Arte la mostra con i dipinti di Stefania Piccirilli

Fino al 30 ottobre presso la Sala Grigia del Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza” di Foggia, sarà possibile visitare una mostra di opere inedite di Stefania Piccirilli dal titolo “Di volto in volto”. La mostra sarà visitabile tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 09 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20.

LA MOSTRA. La personale, realizzata con il patrocinio del Comune di Foggia e del Lions Club (Monti Dauni Meridionali) e con la collaborazione dell'Associazione Artistico-Culturale I Per-corsi dell’arte, curata da Rocco Marino e Michelangelo Pietradura, raccoglie un corpus di circa trenta opere dell’artista foggiana, che ha lo scopo di raccontare storie di uomini e donne comuni, attraversati da emozioni e sguardi che si annodano silenziosamente per dar vita ad un mondo interiore particolareggiato e sensibile. Volti di gente sconosciuta e occasionalmente celebre si alternano in cornici senza tempo, irrompono nello spazio finito del supporto pittorico per reclamare la propria autenticità, quella verità che oggi appare trasgressione e pregiudizio, attrazione e repulsione. In ogni opera vi sono sognatori, pensatori, portatori di coraggio e fierezza senza inganno, immersi in una composta ribellione.

L’ARTISTA. Nata a Foggia 42 anni fa, Stefania Piccirilli si dedica costantemente all’arte: “Sin da bambina sognavo di fare la pittrice, armeggiare con i colori, dare sfogo alle emozioni taciute, alle insicurezze che appartenevano alla mia infanzia e attraverso esse aiutare gli altri a prendersi cura di sé, ad accogliersi con cura…”. I suoi soggetti, sebbene influenzati da una formazione classica in ambito artistico, si arricchiscono di contaminazioni legate allo studio del colore, all’uso della sintesi compositiva e formale finalizzati a svincolare i soggetti ritratti da ogni forma di eccesso. Negli anni,la sua vocazione per il volto si accentua grazie ai suoi studi nell’ambito delle Arti Terapie e del Microcounseling, da cui consolida l’idea dell’importanza dell’arte come cura e ascolto e come strumento di comunicazione efficace. Spesso nelle sue opere compaiono silenzi fragorosi, labbra serrate che urlano passioni, recuperati da esperienze formative pregresse come gli studi presso l’ENS (Ente Nazionali Sordi), da cui ha appreso il valore inestimabile del tempo e la forza prorompente del linguaggio non verbale.

di Redazione