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  • Pubblicata il: 06/03/2017 11:20:12

"Corri bimbo mio, vestiti in fretta, ho pronta la bicicletta!”. Ma il parco è una discarica: l’appello di un papà

“Ho bisogno di una mano per rendere pubblico uno scempio che va avanti da troppi anni ormai, senza che nessuno dica niente. Siamo ormai di fronte ad un caso da trattare con archeologi specializzati nelle stratificazioni di immondizia”.

L’AREA. Inizia così l’appello di un cittadino foggiano i cui genitori – fa sapere – “abitano da più di dieci anni in via Bonante, nei pressi del cinema multisala. Tra via Bonante e il parcheggio antistante il multisala – spiega l’uomo - c'è un terrapieno che, col passare degli anni, è diventato una sorta di parchetto con verde pubblico. C’è poi – continua - una pista in asfalto, che all'occorrenza potrebbe essere ciclabile per i bimbi che intendono pedalare e, per gli adulti, adatta per fare sport all'aria aperta. Sembrerebbe, da quello che scrivo, tutto ok e normale. Purtroppo non è così.”. Nel weekend desidererebbe portare suo figlio a trascorrere qualche ora in spensieratezza ma l’area è piena di rifiuti e le cause sono ben identificabili.

L’APPELLO. “Da molti anni il parcheggio del multisala ospita, ogni venerdì, il mercato cittadino” denuncia il cittadino. “Quello che accade nei giorni in cui si tiene il mercato è a dir poco raccapricciante: l’area diventa sistematicamente una discarica a cielo aperto che nessuno mai ha pensato di gestire, in primis le persone che rappresenterebbero le istituzioni cittadine. E cosa assai più beffarda, è che nessuno si preoccuperà, perché è una storia che va avanti da anni, e se mai un bel giorno qualcuno dovesse accorgersi dell'indecenza che caratterizza il luogo, ci sarebbe il bisogno di ingaggiare degli esperti archeologi tanta è la stratificazione di immondizie di ogni genere”. E così l’uomo si rivolge al sindaco: “Caro sindaco Landella, che si fa, si scappa? Si va via da questa gloriosa città? Me lo dica Lei. Lei e la sua giunta, e i suoi colleghi prima di Lei, non meritate cittadini onesti che pagano le tasse. Detto questo, mi auguro che qualcuno, quanto prima direi, si faccia carico del problema per consegnare ai bimbi, e ai cittadini che abitano nel luogo interessato e che pagano le tasse comunali un minimo di decenza”.

di Redazione