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  • Pubblicata il: 26/08/2013 20:30:05

Discariche in città, Abbattista: "Dal Comune niente bonifica ma nemmeno recinzioni"

Dopo l'eternit a Camporeale, il degrado a Rione Biccari

Dopo le dichiarazioni dell'assessore all'Ambiente del Comune di 
Foggia, Pasquale Russo, arriva la dura replica del Comitato di 
quartiere del Comparto Biccari che, intervenendo sul caso eternit a 
Tratturo Camporeale, bacchetta il Comune di Foggia non solo per 
l'inadempienza nella bonifica del sito 'infestato', ma anche per la mancata realizzazione di recinzioni poste a tutela di tutte le ex-discariche a cielo aperto ormai ripulite, e che però, senza misure cautelative, vengono nuovamente esposte all'incuria degli incivili. 'L'assessorato comunale all'Ambiente non può continuare a 
nascondersi dietro la mancanza di risorse per bonificare le numerose discariche a cielo aperto che caratterizzano larga parte della periferia di Foggia, specialmente se si tratta di rimuovere materiali pericolosi per la salute pubblica - è quanto afferma il coordinatore del Comitato di quartiere Comparto Biccari, Antonello Abbattista - E' vero, smaltire l'amianto ha costi notevoli. Tuttavia c'è da chiedersi come mai si continua a dire che non ci sono risorse per le bonifiche ambientali nonostante l'esosa Tarsu (oggi Tares) che i cittadini foggiani sono costretti a pagare? L'Amiu è o non è deputata a svolgere questa tipologia di interventi? - prosegue Abbattista che evidenzia anche come - Il più delle volte è il Comune di Foggia stesso a fare autogol poichè anche quando le aree adibite a discariche abusive vengono bonificate, non si provvede mai a recintarle o a farle recintare nel caso di suoli non più di proprietà comunale. Al Comparto Biccari ne sappiamo qualcosa dato che in viale Giuseppe La Torre, di fronte alle case popolari e proprio di fianco al Tratturo Biccari recentemente rimesso a nuovo, siamo più o meno arrivati alla quinta bonifica in pochi anni di un suolo destinato a verde (e paradossalmente non realizzato nonostante l'immediata adiacenza con il 'nuovo' Tratturo Biccari) ma che, puntualmente, non viene mai recintato. Il risultato è che quell'area, a un paio di mesi dall'ultima bonifica, è di nuovo da ripulire. Stessa cosa in via Raffaele Lagonigro (dove nel 2011 furono rinvenute tubature in amianto), area interessata dal Pirp, dove si sta formando una nuova discarica senza che si sia ancora provveduto nè ad una pulizia della zona nè alla sua recinzione. Identica situazione, ma meno emergenziale, sulle aree di via Federico Spera (area destinata a servizi alle spalle dell'Enaip) e di viale Giuseppe La Torre, nei pressi di via Antonio De Mita. Tutti suoli di proprietà comunale o di privati che dovrebbero essere recintati, con costi decisamente più bassi rispetto ad una bonifica, e che invece sono abbandonati alla mercè degli incivili', conclude la nota del Comitato di quartiere del Comparto Biccari. 
 
Viale Giuseppe La Torre, via Raffaele Lagonigro, via Federico Spera, via Antonio De Mita: adiacenti a queste strade del Rione Biccari ci sono zone abbandonate alla mercè degli incivili. In alcuni casi già bonificate dai cumuli di immondizia e di materiale di risulta, spesso altamente nocivo, che prima le infestavano, queste zone stanno per ritornare ad essere vere e proprie discariche a cielo aperto perché il Comune di Foggia non ha provveduto a porre delle recinzioni a tutela delle stesse. 
LA DENUNCIA. E' la denuncia del Comitato Comparto Biccari, intervenuto con un duro comunicato diramato alla stampa in risposta alle ultime dichiarazioni rilasciate dall'assessore all'Ambiente del Comune di Foggia, Pasquale Russo, sull'impossibilità di rimuovere l'eternit che giace abbandonato ai bordi della strada di Tratturo Camporeale. "Il Comune non solo non bonifica i siti cittadini inquinati, ma non provvede a recintare nemmeno quelli già ripuliti", questa la sintesi della nota polemica del Comitato, attraverso il suo portavoce Antonello Abbattista.
"DOVE SONO FINITI I SOLDI DELLA TARES?". "L'assessorato comunale all'Ambiente - continua la denuncia di Abbattista - non può continuare a nascondersi dietro la mancanza di risorse per bonificare le numerose discariche a cielo aperto che caratterizzano larga parte della periferia di Foggia, specialmente se si tratta di rimuovere materiali pericolosi per la salute pubblica. E' vero, smaltire l'amianto ha costi notevoli. Tuttavia c'è da chiedersi come mai si continua a dire che non ci sono risorse per le bonifiche ambientali nonostante l'esosa Tarsu (oggi Tares) che i cittadini foggiani sono costretti a pagare? L'Amiu è o non è deputata a svolgere questa tipologia di interventi?"
GLI "AUTOGOL" DEL COMUNE. "Il più delle volte - prosegue Abbattista - è il Comune di Foggia stesso a fare autogol poichè anche quando le aree adibite a discariche abusive vengono bonificate, non si provvede mai a recintarle o a farle recintare nel caso di suoli non più di proprietà comunale. Al Comparto Biccari ne sappiamo qualcosa dato che in viale Giuseppe La Torre, di fronte alle case popolari e proprio di fianco al Tratturo Biccari recentemente rimesso a nuovo, siamo più o meno arrivati alla quinta bonifica in pochi anni di un suolo destinato a verde (e paradossalmente non realizzato nonostante l'immediata adiacenza con il 'nuovo' Tratturo Biccari) ma che, puntualmente, non viene mai recintato. Il risultato - conclude la nota a nome del Comitato Comparto Biccari - è che quell'area, a un paio di mesi dall'ultima bonifica, è di nuovo da ripulire. Stessa cosa in via Raffaele Lagonigro (dove nel 2011 furono rinvenute tubature in amianto), area interessata dal Pirp, dove si sta formando una nuova discarica senza che si sia ancora provveduto nè ad una pulizia della zona nè alla sua recinzione. Identica situazione, ma meno emergenziale, sulle aree di via Federico Spera (area destinata a servizi alle spalle dell'Enaip) e di viale Giuseppe La Torre, nei pressi di via Antonio De Mita. Tutti suoli di proprietà comunale o di privati che dovrebbero essere recintati, con costi decisamente più bassi rispetto ad una bonifica, e che invece - conclude Abbattista - sono abbandonati alla mercè degli incivili".

di Redazione