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  • Pubblicata il: 12/03/2013 09:20:01

E questi sarebbero i dirigenti da dieci e lode?

Il Comune di Foggia perde altri 110 mila euro per l'ecotassa: chi controlla i controllori?

E questi sarebbero i dirigenti da dieci e lode? Quelli da premiare, anzi, super premiare con bonus che come fiches da poker  diventano poi ricompense economiche?  Sedetevi e prima di accusarci di qualunquismo, cercate di capire insieme a noi l’ultimo scandalo – non c’è altro nome per definirlo – di un Comune che o è fortemente in malafede o è davvero incompetente. 

EMERGENZA RIFIUTI. Mentre Foggia diventava lo zimbello nazionale durante le festività natalizie, mentre gli emigranti di rientro si vergognavano di trovare una città invasa dai rifiuti, mentre tutti noi ci mettevamo le mani tra i capelli tra bidoni bruciati ed emergenze igieniche, c’era chi avrebbe dovuto studiare tutte le strategie per uscire dalla crisi. E non lo ha fatto. O meglio, lo ha fatto con una superficialità senza pari.

LA BOCCIATURA. Lo abbiamo già spiegato perfettamente in questo articolo (leggi) , ma vi diamo una rinfrescata: in sostanza, il Comune di Foggia versa una imposta alla Regione Puglia sulla base della quantità di rifiuti conferiti in discarica. Una parte del gettito viene poi redistribuita ai Comuni dietro presentazione di progetti e il “montepremi” ambito dal Comune di Foggia sarebbe stato di 110 mila euro. Sessantamila ce li siamo bruciati, venendo esclusi “per carenza di qualsiasi indicazione circa il cofinanziamento e degli elementi di valutazione (la quantificazione del contributo richiesto). In sostanza - come ha giustamente tradotto Michele Gramazio nell’articolo - “mi chiedi soldi e non mi dici neanche quanto vuoi”. Ci si scandalizza maggiormente leggendo la motivazione per la quale Foggia viene esclusa dai fondi per il finanziamento di operazioni di rimozione dell’amianto:  “L’istanza foggiana ‘è costituita da una semplice nota che non contiene la quantificazione del contributo richiesto, né la quota di cofinanziamento, né indicazione dell’obiettivo’. In sostanza, un assegno in bianco: “Mettete voi la cifra, a noi andrà bene comunque”.

NON E' SOLO QUALUNQUISMO. Ma stiamo scherzando? Ma davvero dobbiamo continuare ad assistere imperterriti a questo spettacolo indecente? Adesso ci attendiamo la solita accusa da Palazzo di città: diteci che siamo qualunquisti. È la stessa cosa che ci avete detto quando abbiamo chiesto lumi su quella determina – Illegale, sbagliata, assurda – che sarebbe costata 250 mila euro in più al Comune se la stampa non avesse alzato un polverone. È la stessa accusa che abbiamo subìto quando abbiamo riportato le parole del presidente dell’Oivp secondo cui l’organo che avrebbe dovuto valutare la performance dei dirigenti “ha votato sulla fiducia”. Allora il sindaco si prese le responsabilità politiche, ma disse che non un euro era stato liquidato. Oggi la responsabilità politica resta, ma stavolta non si può neppure bluffare sui soldi: stavolta sono andati persi e nessuno potrà dire il contrario, neanche il direttore generale inerpicandosi nei meandri dei tecnicismi e della burocrazia.

CONTROLLI. A questo punto viene da pensare che sia un solo elemento a danneggiare Foggia: i controlli. Erano troppo abituati i dirigenti a darsi da soli il massimo dei voti, che evidentemente pensavano funzionasse così un po’ ovunque. Anche lasciando un foglio in bianco avrebbero avuto il massimo dei voti. E dei soldi.

di Redazione