Ecco “Cascina Di Vittorio”, il B&B nato sul bene confiscato alla mafia
E’ stata inaugurata questa mattina “Cascina Di Vittorio. Ostello dei popoli”, il B&B che trova posto su Terra Aut, il bene confiscato alla criminalità in agro di Cerignola e gestito dalla cooperativa sociale Altereco. Grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara, su Terra Aut è stato possibile ristrutturare e un immobile che fino a pochi mesi fa e per tutti questi anni era inutilizzabile e diroccato.
LA CERIMONIA. Il bene è stato riqualificato in un bed and breakfast capace di accogliere turisti, visitatori e pellegrini. L’inaugurazione si è svolta in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, in cui Acri e Assifero organizzano “Ben(i)tornati. Gesti quotidiani di rigenerazione”, una serie di eventi nazionali che pongono al centro iniziative di rigenerazione realizzate sui territori.
IL BENE. «Abbiamo raggiunto un risultato importante per la nostra realtà, perché viene restituito alla comunità una struttura confiscata alla mafia che sarà luogo di accoglienza e allo stesso tempo contribuirà a sostenere progetti di inserimento socio-lavorativo per persone che provengono dal circuito della giustizia riparativa, ex-detenuti, migranti tolti dalle maglie del caporalato», spiega Vincenzo Pugliese, presidente di Altereco, che ha iniziato con altri soci e volontari il percorso di riutilizzo sociale del bene nel marzo del 2012 quando Giovanni, fratello di Peppino Impastato, inaugurò Terra Aut. Una sfida ambiziosa, importante per un territorio come quello di Cerignola, segnato in quegli anni da una forte presenza della criminalità organizzata.
IL PROGETTO. In questi anni, dunque, Terra Aut, ha accolto decine di persone segnalate soprattutto dall’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia. Sono loro che, insieme anche ai braccianti migranti assunti con regolare contratto, si sono occupati degli 8 ettari di terreno le cui produzioni spaziano dall’uva da tavola alle olive coratine dalle quali viene prodotto l’OlioAut, per poi passare alle ciliegie e agli ortaggi da cui nascono patè di cime di rapa, zucchine grigliate sott’olio d’oliva, melanzane grigliate sott’olio d’oliva ed altro. «Il nostro intervento si sviluppa con l’agricoltura sociale che insieme alla giustizia riparativa mette in moto dei processi che generano un cambiamento delle persone coinvolte, ma anche dei prodotti agricoli realizzati su questi terreni sottratti alla mafia» aggiunge Pugliese.
Per tanti anni, dunque, i braccianti hanno lavorato la terra senza poter utilizzare l’immobile più volte vandalizzato e in profondo stato di degrado.
I TURISTI. Grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà è stato possibile ristrutturare quell’immobile simbolo del potere criminale in un bed and breakfast da due camere pronto ad ospitare i turisti. Anche perché il bene è collocato sulla Via Francigena, meta di pellegrinaggio in questa fetta di Puglia per quanti percorrono questo cammino.
I PRESENTI. A dimostrazione di quanto sia importante per il territorio la restituzione alla comunità di un bene sottratto alle mafie, all’inaugurazione erano presenti fra gli altri Ludovico Vaccaro, Procuratore capo del Tribunale di Foggia; Francesco Bonito, sindaco del Comune di Cerignola; Rosa Barone, assessora al Welfare della Regione Puglia; Francesco Bonito, sindaco del Comune di Cerignola; Lorenzo Mazzoli, segreteria nazionale SPI Cgil nazionale. “Il fresco profumo della libertà”, promosso dalla cooperativa Altereco, coinvolge diversi partner: Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Oltre Consorzio di cooperative sociali Associazione Volontari Emmanuel, Comune di Cerignola, Al di là dei sogni Cooperativa sociale onlus, UN SORRISO PER TUTTI Società Cooperativa Sociale ONLUS, Associazione Terra!Onlus, Cooperativa sociale L’Abbraccio, Sindacato pensionati italiani CGIL Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia.