Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 29/07/2013 11:35:03

Ecco come ti valorizzo il Salice…

Illustrato il programma di recupero. L’assessore Marasco: “Concretizziamo il patto campagna – città”

Un programma di recupero urbanistico. Con sei piani - uno per ciascuno degli ambiti in cui ricadono terreni e fabbricati confiscati, oggi di proprietà comunale – che con l’approvazione, avranno una piena legittimazione urbanistica. L’articolazione del programma di recupero del Salice è stata illustrata, venerdì scorso, dall’assessore alla Qualità e all’assetto del territorio, Augusto Marasco, e dal dirigente del Servizio Urbanistica, Paolo Affatato, nel corso di un’audizione davanti alla seconda Commissione Territorio del Consiglio comunale.
CONNESSIONE TRA LE AREE. «Aldilà degli elementi giuridici, particolarmente importanti considerando che stiamo impostando un’azione che incide sui diritti reali di centinaia di persone – ha spiegato Marasco – resta un vasto programma di recupero urbanistico che introduce sistemi di connessione tra le varie aree, attraverso reti di servizi e viabilità per auto e ciclo pedonale e anche importanti interventi su preesistenze tratturali: insomma proviamo a trarre una lezione di nuovo governo del territorio dagli abusi risalenti a oltre trent’anni fa».
IL PATTO CITTÀ – CAMPAGNA. Nello scenario prefigurato nel corso dell’audizione, una volta adottati i piani, dovrà essere costituito un apposito tavolo tecnico-politico per studiare modalità e oneri affinché i beni immobili tornino nel possesso delle persone a cui furono confiscati. «Come facemmo rilevare nella riunione della Conferenza di copianificazione dello scorso anno – continua l’assessore – nell’intera area sperimenteremo soluzioni del cosiddetto patto citta-campagna, soluzioni cioè che restituiscano qualità ambientale e paesaggistica a entrambi i territori, a quello urbano e a quello rurale».
L’AREA “RURBANA”. Non a caso, nello studio formalizzato nei materiali portati, il 9 luglio dell’anno scorso, in seno alla Conferenza di copianificazione del PUG, a proposito del Salice si parla di area “rurbana”: “perimetrata nella fascia periurbana rurale, ma che si nutre di ambizioni residenziali, non produttive, cioè case non legate alla produzione nei campi”. «Nel progetto che proponiamo – conclude Marasco – puntiamo su elementi utili a contrastare lo spreco di suolo agricolo: al Salice annettiamo, infatti, la stessa funzione che devono avere le borgate rurali e, cioè, essere le sentinelle all'espansione della citta consolidata. È un lavoro decisivo per mettere nelle condizioni la città e le sue istituzioni di definire la parte programmatica del PUG».

di Redazione