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  • Pubblicata il: 12/11/2012 18:00:00

Ecosistema Scuola, Foggia ultima in Puglia

Il Dossier di Legambiente piazza il capoluogo Dauno all’83° posto su 89

La prima in Puglia è Lecce, l’ultima, neanche a farlo a posta, è Foggia. 83° posto sugli 89 disponibili a livello nazionale, con il punteggio di 21,89. Questa volta che classifica che un po’ ci bastona è frutto della fotografia scattata da ‘Ecosistema Scuola 2012’, il rapporto di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia (di cui 7 hanno inviato dati incompleti). In realtà, il Dossier pone in evidenza non solo le lacune della Capitanata, ma di tutta la Puglia, visto che su un patrimonio di 324 edifici scolastici risulta il 51,26% è stato costruito prima del 1974 con una percentuale del 10,69% edificato tra il 1991 e il 2011. Nessun edificio, invece, è stato costruito secondo i criteri della bioedilizia, mentre solo un 1,05% con criteri antisismici. La ricerca è stata realizzata sui Comuni capoluogo di provincia con l’obiettivo di restituire una fotografia di quanto gli enti locali competenti investano su politiche che intrecciano la sostenibilità e la sicurezza degli edifici con l’applicazione di buone pratiche. I dati elaborati, quindi, derivano da autocertificazioni delle amministrazioni e sono ottenuti mediante la somministrazione di un questionario

LE BUONE PRATICHE - A livello nazionale, dunque, primeggia Trento, mentre la nostra regione presenta – numeri alla mano – posizionamenti più bassi che alti: Bari (67º), Brindisi (73º), Foggia (83º), Lecce (23º), Taranto (76º). Per quanto riguarda la graduatoria delle buone pratiche, Foggia si piazza al 79°posto con il punteggio di  28,63. La graduatoria mette insieme tutti dati relativi alle pratiche ecocompatibili ed i parametri fanno riferimento a: disponibilità del servizio di scuolabus, attivazione pedibus, finanziamenti per attività educative delle scuole e progetti rivolti agli under 14, sicurezza urbana nelle aree esterne agli edifici scolastici, mense scolastiche e pasti biologici, raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole, utilizzo di fonti d’illuminazione a basso consumo, fonti di energia rinnovabile negli edifici scolastici.

RISCHIO – Va molto meglio la situazione per quel che riguarda la graduatoria del rischio: in questo caso, infatti, Foggia si colloca al 31° posto con il punteggio di  -10,69. In questo caso, il Dossier  si sofferma sui dati dove le scuole sono esposte a un maggiore rischio ambientale interno ed esterno. Tra gli indicatori presi in esame: l’esposizione a fonti d’inquinamento interno come l’amianto e il radon, la presenza di fonti d’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico, industriale, sia tra 1 e 5 km che entro 1 km, i monitoraggi ambientali

MIGLIORARE L’EDILIZIA SCOLASTICA - “Per migliorare le condizioni dell’edilizia scolastica – ha detto Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – Legambiente chiede il monitoraggio costante degli edifici, risorse versate con continuità alle scuole e una ridefinizione delle competenze e dei ruoli degli Enti per completare definitivamente l’anagrafe scolastica. Se da un lato cresce la consapevolezza dell'importanza dell'edilizia scolastica come infrastruttura strategica del nostro Paese dall’altro occorre, però, andare oltre l'emergenza per parlare di come devono essere le nostre scuole del futuro: sicure, in classe energetica A, belle, educative e aperte al territorio. Per far questo bisognerà innanzitutto svincolare dal patto di stabilità gli interventi destinati alla messa in sicurezza delle scuole e poi avviare un dialogo con Ministero, Enti locali e soggetti della società civile per definire linee guida comuni verso le quali indirizzare la programmazione degli interventi e le risorse destinate ai nostri edifici scolastici”.

di Redazione