Città inquinate, molti rifiuti, smog e scarsa depurazione delle acque (quando non ci sono perdite nelle tubature). Questo è il dipinto che fa Legambiente nella 21° edizione di Ecosistema Urbano. E la stituazione di Foggia, a detta degli esperti, non è rosea: la città pugliese è all'81° posto in classifica tra le province italiane.
IL REPORT. Secondo il rapporto di Legambiente, di cui possiamo vedere un sunto in
questo articolo pubblicato online, cresce l'emergenza inquinamento a causa dell'alto tasso di motorizzazione. L'italiano medio non prende l'autobus per andare a lavorare, figuriamoci la bicicletta. Auto e moto fanno da padrone nelle strade delle città italiane e il tasso di biossido di azoto e di altre polveri sottili cresce, con tutto quello che ne consegue per la salute. Ma l'aria non è l'unico indicatore considerato da Legambiente. Studi specifici sono stati compiuti anche sui rifiuti, l'acqua delle reti idriche cittadine, e ancora trasporto pubblico, energia.
LA CLASSIFICA. A conti fatti le città migliori sono quelle più piccole, e meglio se al nord. Tra queste ai primi posti in classifica troviamo capoluoghi come Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone, che comunque non brillano neanche più di tanto. Trento raggiunge valori troppo alti di polveri sottili, come il biossido di azoto, a Verbania e a Belluno si perde un terzo dell'acqua immessa in rete, mentre Pordenone depura solo la metà degli scarichi cittadini. Nel complesso in tutta Italia si trovano città a tre velocità: lente, lentissime e statiche. Foggia, come altre città del sud, deve fare molto per raggiungere valori ottimali.
I DATI. Tornando agli indicatori, oltre all'aria e al tasso di polveri sottili, dovute agli scarichi industriali e soprattutto a quelli dei veicoli, si sono considerati i rifiuti e l'energia. Per quando riguarda i primi, la raccolta differenziata è sicuramente in crescita (sopratuttto nelle piccole città), ma la strada per arrivare a buoni livelli di smaltimento è ancora lunga. In toto la produzione di rifiuti procapite nel 2013 è stata in calo, forse a causa della crisi, si calcola addirittuta un -3,4% rispetto all'anno precedente, mentre la differenziata è aumentata al 40,8%, con un +3,9%. Il problema, però, è che non aumenta in modo capillare su tutto il territorio, ma la maggior parte dei Comuni italiani non arriva ai livelli sufficienti.
LA SOLUZIONE IDEALE. Si lavora anche per aumentare la presenza di strutture ecosostenibili, con costruzioni a basso impatto ambientale, curate nell'estetica ma anche rispettose dell'ambiente. E tutto questo nelle abitazioni private come nei luoghi pubblici. Le migliorie all'ecosistema urbano partono anche dalle scelte sulle tipologie di arredi urbani, che devono assolutamente essere ecosostenibili, e quindi realizzati con materiali che rispettino l'ambiente. La soluzione ideale, sia per le aziende che per i comuni che vogliono allestire spazi vivibili in aree pubbliche come piazze e strade, è oggi diventato il
Dehors, tramite l'utilizzo di strutture ecosostenibili, gazebo e coperture moderne che arricchiscono l'arredo urbano senza essere di peso per l'ambiente circostante.
ENERGIE RINNOVABILI. Dai dati statistici emerge anche che migliora l'uso di energie alternative, sia nelle imprese che nei luoghi pubblici, e soprattuto nelle case, e sembra che per quanto riguarda le energie rinnovabili gli italiani, a partire da Foggia, siano più sensibili. Le fonti alternative non inquinano e migliorano sicuramente l'ambiente e quindi il decoro urbano. Tra energie rinnovabili, nuovi sistemi di trasporto come il car sharing e l'incremento del trasporto pubblico, e l'arredo urbano ecosostenibile si spera in una rivoluzione ambientale che veda l'ecosistema urbano protagonista nei prossimi anni a venire, per una migliore salvaguardia del'ambiente e quindi del nostro futuro.