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  • Pubblicata il: 01/07/2020 14:03:07

Emergenza sanitaria: la RSA “Il Girasole” di Bovino è COVID free

Dopo la casa di riposo “Sacro Cuore” di Torremaggiore, anche la RSA “Il Girasole” di Bovino è COVID free. Tutti i 22 ospiti che, inizialmente, sono risultati positivi al COVID-19 e per i quali non è stato necessario il ricovero, sono guariti. Rimasti nella casa di riposo, i pazienti sono stati presi in carico dalla ASL Foggia. Sottoposti ad un preciso protocollo di trattamento farmacologico approvato dalla Direzione aziendale, gli ospiti sono stati costantemente monitorati, grazie all’ausilio della telemedicina, dagli operatori sanitari della struttura di “Malattie dell’Apparato Respiratorio” (M.A.R.) dell’Ospedale di San Severo diretta dallo pneumologo Paride Morlino.

CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA. Sperimentato proprio durante l’emergenza sanitaria, il sistema di telemedicina associa l’utilizzo di app e strumenti digitali di uso comune e gratuiti, come Skype e WhatsApp, a quello di una cartella clinica informatizzata, con la quale gli operatori possono monitorare e condividere tutti i parametri clinici del paziente, compresa la terapia farmacologica in atto, rilevati da apparecchiature elettromedicali in uso al paziente. I dati confluiscono alla Centrale Operativa Territoriale (C.O.T.) da cui personale sanitario dedicato può sorvegliare a distanza l’evoluzione del quadro clinico dei pazienti.

INFERMIERI DEL 118. Nella RSA di Bovino (come nella casa di riposo di Torremaggiore) hanno operato, con regolare turnazione, anche gli infermieri del 118 della ASL che hanno assicurato la necessaria assistenza sanitaria, su base volontaria, per tutta la fase emergenziale più acuta. Nella fase iniziale, inoltre, Universo Salute ha coadiuvato la ASL nella presa in carico dei pazienti, mettendo a disposizione il proprio personale sanitario a titolo gratuito. Contemporaneamente, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) ha avviato un protocollo di sorveglianza attiva: attraverso telefonate quotidiane ai referenti delle strutture sono state monitorate giornalmente le condizioni di salute dei pazienti e del personale e trovato soluzioni per le criticità emerse.

SENZA RICOVERO. Durante il periodo di trattamento, le condizioni cliniche degli assistiti in sorveglianza domiciliare sono andate progressivamente migliorando, sino alla completa guarigione. L’assistenza integrata tra gli specialisti pneumologi, il Servizio di Igiene e Salute Pubblica (S.I.S.P.), gli infermieri e il personale interno alle strutture prese in carico, insieme alle tecnologie di telemedicina, ha permesso, infatti, la risoluzione dell’emergenza sanitaria direttamente in sede, senza ricorso al ricovero ospedaliero.

di Redazione