Ha minacciato, aggredito e tentato di estorcere denaro a un barbiere, un cuoco e un farmacista di San Nicandro Garganico. E così per i reati di rapina e tentata estorsione continuata, il 57enne Matteo Facchino (pregiudicato originario di San Marco in Lamis) è stato arrestato dai Carabinieri.
LA PRIMA AGGRESSIONE. Le indagini sono partite nel settembre 2013 quando un barbiere 68enne si è presentato in caserma raccontando che ormai da diversi giorni subiva le angherie dell’uomo. Uno degli episodi più eclatanti è avvenuto lo scorso 31 agosto 2013, quando Facchino, ubriaco, all’interno del salone del barbiere, dopo aver aggredito verbalmente un cliente ha picchiato l’anziano esercente intervenuto in difesa della vittima delle offese.
I VENTI EURO. Qualche ora più tardi, quando il barbiere era intento a chiudere la propria attività commerciale, Facchino si ripresentava, chiedendo all’anziano dei soldi e minacciando che se non lo avesse fatto lo avrebbe denunciato perché la mattina era stato offeso. A questo punto il barbiere, sentendosi in pericolo, consegnava 20 euro all’uomo.
GLI SCHIAFFI. Un altro episodio nei confronti dell’anziano barbiere è avvenuto nella mattinata del 3 settembre quando Facchino si è presentato nuovamente nel salone e, con il pretesto della restituzione di un accendino ed un santino, chiedeva nuovamente del denaro alla vittima. Nell’occasione Facchino lo colpiva con schiaffi alla presenza di diversi clienti che si dileguavano per la paura. A questo punto l’anziano chiedeva aiuto ai militari dell’Arma, raccontando le angherie subite quotidianamente. Il giorno dopo Facchino, avendo notato la propria vittima parlare con una pattuglia di Carabinieri, era entrato nel salone e aveva intimato di non rivolgersi alle forze dell’ordine, altrimenti il suo negozio avrebbe subito gravi danni.
DAL FARMACISTA. Un altro episodio nei confronti dell’anziano barbiere è avvenuto nella mattinata del 3 settembre quando Facchino si è presentato nuovamente nel salone e, con il pretesto della restituzione di un accendino ed un santino, chiedeva nuovamente del denaro alla vittima. Nell’occasione Facchino lo colpiva con schiaffi alla presenza di diversi clienti che si dileguavano per la paura. A questo punto l’anziano chiedeva aiuto ai militari dell’Arma, raccontando le angherie subite quotidianamente. Il giorno dopo Facchino, avendo notato la propria vittima parlare con una pattuglia di Carabinieri, era entrato nel salone e aveva intimato di non rivolgersi alle forze dell’ordine, altrimenti il suo negozio avrebbe subito gravi danni.
LE MINACCE AL CUOCO. Le indagini hanno permesso inoltre di evidenziare che nell’ottobre 2013 Facchino aveva attuato la stessa tecnica persecutoria con un cuoco 64enne. il 3 ottobre l’arrestato, dopo aver incontrato per strada la propria vittima e averla strattonata, la colpiva con pugni e calci senza alcuna motivazione causandogli lesioni guaribili in 10 giorni e il 10 ottobre, all’interno del garage privato del cuoco Facchino, si appropriava della somma di duecento euro sottraendola dal portafogli dell’uomo.