Ex asilo Lepore, l'allarme di Rignanese: "E' abbandonato, ora ricettacolo di sporcizia e deposito di materiale rubato"
"L’ex asilo comunale ‘Antonio Lepore’ di via Ordona - Lavello, chiuso ormai da tempo, è divenuto ricettacolo di sporcizia e, a quanto pare, anche deposito abusivo di materiale vario e motoveicoli rubati”. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Pasquale Rignanese, solleva la questione dell’edificio abbandonato di proprietà di Arca Capitanata, che sorge accanto a civili abitazioni nella zona tra corso Roma e via Ordona Lavello.
IL DEGRADO. “L’immobile, anche se murato, è in totale stato di abbandono e di degrado – dichiara Rignanese –. E sorge vicino ad altre palazzine dove alloggiano decine di famiglie. Inoltre, sembra che l’edificio non sia del tutto abbandonato e qualcuno lo utilizzi in modo improprio, tra erbacce, sporcizia e giochi abbandonati. Visto che a Foggia latitano spazi sociali in favore di anziani, bambini e diversamente abili, l’Amministrazione comunale potrebbe chiedere ad ARCA Capitanata, agenzia della Regione Puglia, di sfruttare quegli spazi per le fasce più deboli. O – precisa ancora il capogruppo azzurro –, considerata la scarsità di alloggi popolari, di trasformare quegli spazi in abitazioni e destinarli alle famiglie che attendono una casa da tanti anni”.
LA CRITICA ALL'AMMINISTRAZIONE. “Certo non deve essere facile per l’Amministrazione guidata dalla sindaca Maria Aida Episcopo essere attaccata persino da consiglieri comunali di maggioranza sulla chiusura di spazi sociali, come recentemente avvenuto per il centro anziani Palmisano, che risulta essere ancora off limits dopo alcuni anni – conclude Pasquale Rignanese –, ma è ora che l’assessora ai Servizi Sociali, così come tutta l’Amministrazione comunale, diano segnali della loro presenza all’interno di Palazzo di Città. E che facciano qualcosa di concreto e utile per la cittadinanza Foggiana, perché a quasi un anno dall’insediamento del centrosinistra a Palazzo di Città, che dopo le elezioni europee sembra essere ostaggio della prossima tornata per il rinnovo del Consiglio regionale, nulla, o quasi, è stato fatto, a parte le nomine politiche nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate e i continui selfie della sindaca e dei suoi assessori”.