Sfruttavano la loro posizione al Caf e nel patronato per creare false aziende e godere di assegni per la disoccupazione e prestazioni assistenziali. Per truffa aggravata in concorso in danno dell’Inps – che avrebbe fruttato un milione di euro – alle prime luci dell’alba i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari per altrettante persone originarie di Foggia, Ascoli Satriano ed Ordona
I DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO. L’indagine è iniziata nell’ottobre del 2012, a seguito dell’arresto in flagranza di uno degli indagati per estorsione aggravata e continuata in concorso, dando il via a un filone di indagine ben più complesso. Destinatari del provvedimento sono: Michele Rosario Di Gianni, classe ’73, misura cautelare degli arresti domiciliari, A. F., classe ’92, misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Anna Stella Laccetti, classe ’65, misura cautelare degli arresti domiciliari; Michele Lombardi, classe ’56, misura cautelare degli arresti domiciliari; L. S. L., classe ’56, misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
COME GUADAGNAVANO. Le attività di indagine, che hanno riguardato le aziende agricole intestate a tre dei cinque, hanno consentito di accertare che quelle citate aziende, oltre ad avere attestato falsamente la loro esistenza, avevano assunto falsamente braccianti agricoli. Il tutto era stato reso possibile grazie all’illecito supporto fornito da Lombardi, titolare di un Caf nel comune di Ordona, e da Di Gianni, che si avvaleva di un patronato nel comune di Ascoli Satriano, attraverso i quali era stata simulata, con falsi contratti di affitto di terreni, l’esistenza di aziende che avevano instaurato inesistenti rapporti di lavoro in agricoltura per consentire la fruizione indebita di prestazioni previdenziali ed assistenziali quali indennità di disoccupazione, indennità di maternità ed indennità di malattia. Decine le truffe individuate e commesse negli anni 2010, 2011 e 2012, per un danno patito dall’Inps ammontante complessivamente a circa un milione di euro.
L'INCHIESTA CONTINUA...Contestualmente alle misure cautelari personali, i militari hanno dato esecuzione a misure cautelari di tipo patrimoniale con le quali sono stati posti vincoli reali su alcuni beni riconducibili agli autori delle truffe per un valore complessivo che si aggira su quello del danno patrimoniale procurato all’INPS. Continua incessante la ricerca di ulteriori fonti di prova per cristallizzare la posizione di altri soggetti, già denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per reati affini/connessi.