Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 08/10/2013 12:28:01

Famiglia “bellicosa” blocca il pullman sulla tratta Cerignola-Canosa, arrestati i genitori

Minacce continue all'autista e al controllore

A chiamare in causa le forze dell'ordine sono stati i due lavoratori dell'autobus di linea della tratta che da Cerignola porta a Canosa di Puglia. L'autista e il controllore in pratica, preoccupati per le continue minacce ricevute a bordo durante il tragitto, soprattutto da parte dei figli minori dei tre arrestati, hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. Questi, pertanto, giunti sul posto, hanno assistito alla scena dell’autobus fermo sulla Strada Statale 95 da ormai oltre 20 minuti, con a bordo i tre arrestati che profferivano parole minacciose all’autista e al controllore del mezzo. 
 
Le stesse minacce poi, venivano estese anche ai Carabinieri, ai quali le famiglie opponevano resistenza. Le forze dell'ordine però, riuscivano comunque a riportare le calma a bordo dell'automezzo, bloccando la donna e i due uomini ed estraendoli dall’autobus, il quale è riuscito finalmente a ripartire e a raggiungere la località di destinazione, per giunta con oltre mezzora di ritardo. I tre individui, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, così come disposto Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri hanno tratto in arresto due uomini e una donna: il quarantaquattrenne Domenico Rubbio, la trentacinquenne Natalia Compierchio e il quarantacinquenne Michele Massaro. L'accusa, nei loro riguardi, è di minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. 
MINACCE RICEVUTE DAI FIGLI MINORI. A chiamare in causa le forze dell'ordine sono stati i due lavoratori dell'autobus di linea della tratta che da Cerignola porta a Canosa di Puglia. L'autista e il controllore in pratica, preoccupati per le continue minacce ricevute a bordo durante il tragitto, soprattutto da parte dei figli minori dei tre arrestati, hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. Questi, pertanto, giunti sul posto, hanno assistito alla scena dell’autobus fermo sulla Strada Statale 95 da ormai oltre 20 minuti, con a bordo i tre arrestati che profferivano parole minacciose all’autista e al controllore del mezzo. 
OLTRE MEZZORA DI RITARDO. Le stesse minacce poi, venivano estese anche ai Carabinieri, ai quali le famiglie opponevano resistenza. Le forze dell'ordine però, riuscivano comunque a riportare le calma a bordo dell'automezzo, bloccando la donna e i due uomini ed estraendoli dall’autobus, il quale è riuscito finalmente a ripartire e a raggiungere la località di destinazione, per giunta con oltre mezzora di ritardo. I tre individui, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, così come disposto Autorità Giudiziaria.

di Redazione