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  • Pubblicata il: 25/01/2018 19:31:01

Federalberghi contro Airbnb, gli affittacamere e le "case pollaio"

Le strutture ricettive illegali (b&b, affittacamere e affini) sono assurte di recente agli onori della cronaca giudiziaria di Bari per una vicenda di favoreggiamento alla prostituzione. Si tratta di un ulteriore danno al nostro turismo causato dall’abusivismo alberghiero che la Federalberghi continua a denunciare con costanza e pervicacia negli ultimi anni.

LA DENUNCIA. “L’abbiamo scritto in tutte le forme – afferma in una nota Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Bari-Bat e Puglia – l’abbiamo denunciato in tutti i contesti e continuiamo nella nostra battaglia contro il fenomeno dell’abusivismo che, al netto degli ultimi gravi episodi di cronaca giudiziaria, non fa altro che danneggiare il nostro turismo, alimentare l’evasione fiscale a danno delle casse comunali e statali e mettere a rischio la sicurezza dei cittadini”.

COLLABORIAMO CON LA GUARDIA DI FINANZA. “Tutta la nostra Federazione – continua Caizzi – è impegnata a collaborare con la Guardia di Finanza e gli altri organi dello Stato mettendo a disposizione tutte le informazioni in suo possesso affinché possa essere stanato il “nero” e ripristinata la legalità. Abbiamo indicato una linea d’azione intransigente di legalità contro l’abusivismo del settore, che investa tempo e risorse a rimettere nelle regole gli illegali di Airbnb (oltre 22mila proposte in Puglia) e reprima con severità gli speculatori di “case pollaio” e di altre truffaldine forme di accoglienza. Grazie alla sostanziale assenza di controlli, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale, che arrecano danno tanto alle imprese turistiche tradizionali quanto a coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”.

LE PROPOSTE. “Le nostre proposte per arginare l’abusivismo – conclude il presidente degli albergatori baresi e pugliesi – contemplano, tra l’altro, l’attenzione degli organi di vigilanza su coloro che svolgono attività turistica senza essere muniti delle necessarie autorizzazioni oppure oltre i limiti sanciti dalle stesse. Prevedono controlli su internet, al fine di individuare e stanare gli abusivi che offrono i propri servizi anche on line, onde evitare che gli esercizi abusivi offrano un comodo rifugio a chi vuole sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine. Auspicano, inoltre, che alla polizia municipale sia consentito di accedere ai dati aggregati relativi alla comunicazione degli alloggiati”.

di Redazione